Dopo la vittoria contro l’Atalanta, il Milan è ad un punto dallo Scudetto. Demetrio Albertini commenta il cammino della squadra di Pioli e guarda ai 90 minuti decisivi di domenica prossima contro il Sassuolo, a margine della conferenza stampa relativa all’ingresso di Banca Generali Private nel mondo del Padel: l’altra grande passione dell’ex centrocampista rossonero.
Ti aspettavi un finale di stagione di questo genere dal Milan?
“Più che una crescita è un consolidamento. Il Milan in questi due anni ha dimostrato di credere nel progetto. Anch’io all’inizio dell’anno non lo mettevo in prima fascia per la conquista dello Scudetto, ma sappiamo che il talento è solo una delle componenti per raggiungere l’obiettivo. Ci sono anche la crescita dei giovani, che nel Milan in quest’anno si è vista ancora di più, e la la gestione dei momenti di difficoltà che alcune squadre hanno gestito meno bene dei rossoneri. Mai come quest’anno è stato un campionato incerto e il Milan fino ad ora è stata la squadra più continua“.
Come vedi l’ultima partita decisiva per lo Scudetto contro il Sassuolo?
“Pensare di non vincere lo Scudetto sarebbe davvero un grandissimo peccato. Il Milan ha in mano tutto, ha due risultati su tre, dipende solo da se stesso e ha dimostrato di essere nel momento migliore della stagione. Ci sono tutti gli ingredienti per poter almeno iniziare la partita con serenità“.
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Scudetto, Maldini, Pioli e Ibrahimovic: il pensiero di Albertini
Quanto è stato importante il lavoro di Paolo Maldini e Stefano Pioli?
“L’esperienza è l’unica cosa che non puoi comprare. Bisogna farla e Paolo l’ha fatta in questi anni. Ha messo e mette a disposizione del club tutta la suà qualità per imparare e migliorarsi per un club che ama. Per quanto riguarda Pioli, il suo è il lavoro più difficile perché stare a contatto con 25/30 giocatori non è cosi semplice. È riuscito a valorizzare i singoli, facendoli crescere, gestendoli. Si vede molto l’appoggio della società in questo suo lavoro. È un allenatore che si è calato nella parte con grande serenità e ora lotta per lo Scudetto. Sono veramente contento per lui. Essere al Milan non è punto di arrivo ma di partenza, e credo che la società, Maldini e Pioli lo abbiamo fatto capire a questi giocatori“.
Secondo te cosa farà Zlatan Ibrahimovic al termine della stagione?
“È difficile da fuori dare giudizi. Dipenderà molto da lui e da quanto il Milan vorrà investire su Ibra. Il club sa bene cosa può dare. Dipende quanto sarà disposta la società a dare al giocatore per averlo in squadra. Sarà però lui a decidere. Dico che se verrà ancora giocare a calcio gli consiglio di farlo perché sta facendo la cosa più bella al mondo“.
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