Napoli, la protesta continua: il nuovo gesto dei tifosi è durissimo

Il Napoli continua a essere duramente contestato dai suoi tifosi: il nuovo gesto sconvolge l’ambiente azzurro al termine della stagione.

In questa stagione il Napoli ha perso l’ennesima occasione di lottare fino alla fine per lo scudetto. In uno dei campionati più equilibrati e combattuti degli ultimi anni, gli azzurri potevano puntare al titolo e invece sono caduti sul più bello come già successo nel recente passato.

Napoli Tifosi
Napoli, nuova protesta dei tifosi (LaPresse)

Nel primo anno di Spalletti la maggiore consolazione è il ritorno in Champions League, obiettivo fondamentale per la società. La maggior parte dei tifosi però si sarebbe aspettato un traguardo più ambizioso del terzo posto in campionato, considerando anche le brutte eliminazioni dalle coppe.

Insomma il Napoli rimanda nuovamente la vittoria di un trofeo in una stagione controversa che si concluderà con l’addio di Lorenzo Insigne e altri possibili senatori. Il popolo azzurro sperava di tornare a festeggiare qualcosa e invece l’incredibile crollo sul finale ha escluso la squadra dalla lotta al tricolore.

Napoli, contestazione aperta: i tifosi lanciano l’attacco

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Luciano Spalletti, tecnico del Napoli (LaPresse)

Sono giorni di tensione in casa Napoli dopo l’improvvisa insurrezione da parte dei tifosi a due partite dal termine della stagione. In città sono stati esposti alcuni striscioni contro Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti che però non sono gli unici destinatari di questa dura contestazione.

Nelle ultime ore sono stati indirettamente coinvolti anche gli stessi calciatori. Sui social infatti è circolata la foto di un volantino, firmato da gruppi organizzati, che accusa la squadra attraverso un paragone molto curioso.

Nello specifico in alto sono raffigurate le tredici maglie diverse, comprese quelle dei portieri, indossate in questa stagione e corredate dalla scritta: “Queste ve le potete tenere!”. In basso invece spuntano le storiche maglie dei due scudetti 1987 e 1990 insieme a una forte critica: “Mai degni di ciò che è stato il nostro passato!”.

Foto CalcioToday.it
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