Napoli, Spalletti tira le somme della stagione nell’ultima gara in casa dei partenopei. Addio Insigne, rebus Mertens: gli scenari.
Spalletti vince contro il Genoa e mette un altro tassello nella camminata da Champions del Napoli. Secondo alcuni avrebbe meritato lo Scudetto, più che lui Insigne – alla sua ultima partita in azzurro dopo 10 stagioni – con un arrivederci vincente che vedrà il Napoli di nuovo nell’Europa che conta. Insigne sarà al Toronto, ma con il cuore a Castel Volturno. Non c’è solo lui tra i possibili partenti.
Spalletti lo sa e prova a frenare De Laurentiis: il nodo centrale è la questione rinnovi. Koulibaly e Mertens in primis, poi il resto. Il difensore ha già detto che vuole rimanere. Lo stesso vale per l’attaccante, ora serve la mano della proprietà: non arrivare a un altro braccio di ferro, come è successo con Insigne. Dopo le lacrime, infatti, a Napoli c’è la consapevolezza che, in quella vicenda, più di qualcosa è andato storto.
Spalletti sul futuro di Mertens: la “certezza” del mister
Errare è umano, perseverare è diabolico: per questo occorre ragionare in anticipo. Quello che prova a fare il tecnico partenopeo. Castel Volturno sarà il centro del suo mondo anche il prossimo anno, questo gli consente di avere una prospettiva agevolata sulle trattative in estate. Compreso il capitolo Mertens: “Secondo me, rimane – ha detto Spalletti – certo non dipende solo da lui, ma la volontà c’è. Serve mettersi d’accordo. In ballo ci sono bei soldini”.
Il tecnico di Certaldo ha tirato l’asso. Un segnale forte a De Laurentiis. Come dire: “Non mi smembrare la squadra, che già l’addio di Insigne è una mancanza difficile da superare”. Mertens, infatti, è anche un uomo spogliatoio in grado di compattare la squadra nei momenti difficili: riferimento per i veterani, spunto e ispirazione per i nuovi. Il giusto raccordo fra passato e presente che serve a cambiare marcia. Il Napoli deve ritrovare le certezze di quest’anno con un leader in meno: ragion per cui Mertens deve rimanere al proprio posto. Sottolinearlo – a mezzo stampa come ha fatto Spalletti nel post gara – è un atto di sopravvivenza.