Scoppia il caso Osimhen a poche ore dall’ultima sfida casalinga della stagione: Napoli infuriato, il nuovo annuncio del club.
C’è tensione attorno alla squadra allenata da Luciano Spalletti. A seguito della sconfitta ad Empoli, sono emerse delle criticità e nonostante le due vittorie consecutive contro Sassuolo e Torino le ferite non si sono rimarginate. Nel mirino diversi giocatori, presidente e persino l’allenatore al suo primo anno in azzurro. E da qualche ora, alcune indiscrezioni hanno portato alla luce i dettagli del contratto di Victor Osimhen, ma il Napoli smentisce categoricamente.
Il calciatore nigeriano si appresta a giocare l’ultimo match al Maradona della stagione. O forse, chissà, l’ultimo prima di lasciare il club. In effetti, sono tante le voci di mercato attorno all’attaccante, seguitissimo in Premier League. Victor ha provato ad allontanare i rumors specificando di tenere molto all’allenatore e alla squadra, ma un giocatore del suo calibro fa gola ai top club.
A queste voci di mercato si è aggiunto il dettaglio “social” che ha fatto infuriare lo stesso calciatore, ma anche la società: il Napoli respinge le rivelazioni, etichettandole come false.
Osimhen, polemica sulle password: il Napoli chiarisce
Stando a quanto rivelato da la Repubblica nelle scorse ore, sarebbero emersi alcuni dettagli importanti dal contratto del numero 9 con la società azzurra. Innanzitutto, Osimhen non potrà rinnovare con Nike, suo fornitore ufficiale di scarpette. Inoltre, i proventi derivanti da spot pubblicitari di cui Victor è protagonista andranno tutti a favore delle casse della società.
Addirittura, sempre secondo la Repubblica, Osimhen avrebbe dovuto cedere le password dei propri account social, per essere gestiti e controllati dal Napoli. Tuttavia, quest’aspetto è stato subito smentito dal calciatore stesso attraverso Twitter. Solo nella serata alla vigilia del match contro il Genoa, il club ha voluto rilasciare un comunicato con un altro tweet, chiarendo che “Osimhen gestisce autonomamente i suoi account social”.
