Nel giorno della sconfitta del Chelsea nella finale di FA Cup Roman Abramovich scopre di essere al centro di un’altra inchiesta internazionale
Non bastano il sequestro di tutti i suoi beni in Gran Bretagna e la cessione forzata del Chelsea che – in teoria – dovrebbe vederlo risarcito di un miliardo e mezzo di investimenti. Ma quando non si sa.
Roman Abramovich è al centro di una indagine internazionale che riguarda alcuni suoi investimenti in Portogallo, occultati dietro al suo status di cittadino portoghese. Perché, e per molti è una scoperta recente, Abramovich ha anche il passaporto portoghese. Che per altro gli verrà ritirato…
Gli affari portoghesi di Abramovich
L’indagine è stata resa nota dall’Agenzia investigativa penale lusitana che ha completato una lunga indagine al termine della quale è stato arrestato Daniel Litkvak, un rabbino che avrebbe favorito gli investimenti di Abramovich in Portogallo consentendogli di ottenere anche il passaporto lusitano. Litvak è in arresto. Ma l’indagine riguarda anche molti funzionari pubblici che in qualche modo avrebbero favorito un giro di documentazioni irregolari tese a favorire alcuni oligarchi russi di origine israeliana.
Indagine internazionale e sequestri
Abramovich risulta cittadino portoghese dallo scorso anno. Un passaporto concesso sulla base di una legge che offre la naturalizzazione ai discendenti di ebrei sefarditi espulsi dalla penisola iberica durante l’Inquisizione medievale. La genealogia di Abramovich sarebbe stata avvallata da esperti delle comunità ebraiche portoghesi di Lisbona e di Porto. E la firma sotto il procedimento che riguarda da naturalizzazione portoghese di Abramovich è proprio quella di Litvak.
L’agenzia di stampa portoghese LUSA ha reso noto che le autorità nazionali hanno adottato “misure coercitive” contro Litvak che stava apprestandosi a lasciare il paese. Litvak si è difeso definendosi vittima di una campagna discriminatoria.
Ma ora il magnate russo, che ha diversi interessi personali e finanziari in Portogallo, rischia di perdere tutto. Beni sotto sequestro, conti congelati e nazionalità revocata. La polizia giudiziaria e il pubblico ministero che si sta occupando dell’inchiesta hanno detto che l’indagine non è ancora conclusa. E che le accuse nei confronti dei responsabili sono riciclaggio di denaro, corruzione, frode e falsificazione di documenti.