Guerra in Ucraina, visto che la diplomazia continua a non vincere, i campionati non riprendono e la Nike preso una decisione importante.
A quasi quattro mesi dall’inizio della guerra, il rischio che non si giunga ad una fine a stretto giro è elevato. Bombardamenti, civili morti, palazzi distrutti, gente che scappa dall’Ucraina in tutti i modi possibile e immaginabili. Intanto, al tavolo delle trattative, una vera “detante” non si riesce a trovare.
Anche il mondo dello sport è coinvolto in pieno nella drammatica guerra scoppiata in Europa orientale il 24 febbraio scorso con l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo. Il primo conflitto combattuto sui territori del Vecchio Continente dopo la fine della seconda guerra mondiale ha turbato e sconvolto le coscienze di tutti i cittadini, anche i più illustri e conosciuti.
Guerra in Ucraina, decisione della Nike
Ore di dialogo che non portano a nulla. Intanto la gente muore o si spaventa e tutto viene raso quasi al suolo. Quella che prima sembrava una Nazione tranquilla, l’Ucraina, adesso assomiglia più ad un cimitero che, con i soli palazzi distrutti, può raccontare il fallimento diplomatico a chi si sta assistendo a distanza di 77 anni dall’ultima guerra mondiale.
Il risultato di tutto ciò è anche quello di una crisi economica che perdura nel tempo e colpisce i vari settori nevralgici della società civile. Tra i vari, c’è anche il calcio che, con il suo business, consente ai vari Paesi di creare posti di lavoro e introiti di vario genere. Con la guerra in Ucraina però, alcune Nazioni non stanno disputando i campionati locali.
C’è chi però è stufo dei danni causati da questa guerra, come la Nike, che ha preso una decisione importante. Secondo quanto viene riportato da ‘Itasportpress.it’, l’azienda statunitense avrebbe rescisso unilateralmente gli accordi con lo Spartak Mosca e l’Ural. Una decisione forte, confermata dalla stessa azienda in una nota ufficiale.