Il giallo del tesseramento di un giocatore dell’Ecuador Byron Castillo rischia di stravolgere i Mondiali 2022 con diversi spettatori interessati, tra i quali soprattutto il Cile di Arturo Vidal
In Cile ne hanno fatto una questione diplomatica. L’eliminazione dai Mondiali 2022 in Qatar per la è stata un’ingiustizia, e come tale deve essere riparata.
C’è stata addirittura una interrogazione parlamentare con la richiesta da parte di alcuni deputati di avviare tutte le iniziative politiche necessarie a sostenere il ricorso della federazione e ottenere un posto in Qatar
Mondiali 2022, la protesta di Vidal
La questione è ormai nota ed è stata ampiamente anticipata dagli approfondimenti di Calcio Today fin dal primo giorno in cui si è profilata la possibile irregolarità del tesseramento di Castillo. Come andrà a finire questa vicenda non è dato saperlo. La FIFA ha aperto un’inchiesta e sta acquistando tutte le documentazioni necessarie. Il Perù e il Cile, che si sono classificate immediatamente alle spalle dell’Ecuador, e sono direttamente interessate alla vicenda, sono state informate. A loro volta queste due federazioni dovranno presentare tutta la documentazione necessaria per vedere tutelati i propri diritti.
Il Cile e il Perù
La questione da un punto di vista di normativa sportiva è piuttosto intricata. Ci sono alcuni precedenti ma non così clamorosi. Se un’irregolarità c’è stata, sicuramente, è stata del calciatore. Sua l’iniziativa di produrre falsi documenti pur di avere la nazionalità del paese dove viveva. La Federazione, al massimo, può essere considerata responsabile di un mancato controllo o di un tacito assenso.
Inevitabilmente però in Sudamerica tutta questa vicenda sta scatenando un vero e proprio pandemonio. Perché ne va di mezzo la credibilità della Conmebol, la confederazione sudamericana del calcio, già messa a durissima prova dalla brutta vicenda della partita sospesa tra Brasile e Argentina. Match che, proprio pochi giorni fa, si è deciso dovrà essere comunque giocata.
In tutto questo, tra migliaia e migliaia di messaggi i tifosi cileni e peruviani che chiedono giustizia, spicca il post pubblicato ieri negli spogliatoi dell’Olimpico da Arturo Vidal, subito dopo la vittoria di Coppa Italia. Una foto che lo ritrae con il compagno di squadra Caicedo e la scritta: “Lui sì che è ecuadoriano”.
Un messaggio, neppure troppo velato, con il quale Vidal chiede che al Cile venga riconosciuto il diritto di essere presente al Mondiale. La riunione della FIFA per esaminare la questione è fissata per martedì prossimo. L’Ecuador rischia una sanzione seria: forse non l’espulsione dal mondiale ma una esclusione da una delle prossime competizioni. Se l’illegalità dei documenti di Castillo fosse confermata il giocatore potrebbe essere squalificato per non meno di tre anni. Il capro espiatorio perfetto.
#Vidal incendia la polemica sull'#Ecuador ai Mondiali. FOTO con #Caicedo: 'Lui sì che è ecuadoriano' https://t.co/UjUNPU8Xp4 pic.twitter.com/bjexioMPFi
— calciomercato.com (@cmdotcom) May 12, 2022