Juventus e Inter tornano a disputare una finalissima di Coppa Italia dopo ben 57 anni, 34 finali e 21 trofei in due
Cresce l’attesa per la finale di Coppa Italia in programma domani sera, ore 21 stadio Olimpico di Roma, tra Inter e Juventus.
Bianconeri e nerazzurri arrivano con un giorno di riposo in più rispetto alle altre squadre che hanno completato ieri il trentaseiesimo turno di serie A, ma con non pochi problemi.
Coppa Italia, finale da decifrare
Se da una parte la Juventus rischia di dover fare a meno di Dybala, dall’altra l’Inter non è ancora certa di poter schierare Alessandro Bastoni, che anche per tutta la giornata di ieri si è allenato a parte.
La finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter rappresenta uno dei momenti più alti e importanti dell’intera stagione del calcio italiano. Si tratta della rivincita di Supercoppa, vinta a gennaio dai nerazzurri 2-1 grazie a un gol di Alexis Sanchez solo a tempi supplementari ormai esauriti. In realtà, se la Juventus ha fatto collezione di finali e di trofei in Coppa Italia, 14 vittorie e 20 finali disputate, questa sarà soltanto la terza finalissima tra le due squadre in quella che è un grande classico del calcio italiano
Dati, statistiche e curiosità
I precedenti, peraltro, sono molto lontani. Risalgono a quando la Coppa Italia aveva una dimensione e un formato completamente diverso. Nel 1959, la Coppa si giocava prima dell’inizio del campionato e si concludeva con una sorta di quadrangolare all’italiana. La Juventus vinse la finalissima 4-1, si trattava del suo terzo trofeo. Seconda vittoria nel 1965, 1-0. In quell’occasione, come sarebbe accaduto poi molto spesso nel passato, si giocò con una gara secca all’Olimpico di Roma.
Per l’Inter si tratta della quattordicesima finale, sette le vittorie nelle tredici partite decisive disputate fin qui. La Juventus, da ormai diversi anni, ha fatto l’abitudine a considerare la Coppa Italia un proprio elemento di conquista: sette finali nelle ultime otto stagioni, l’ultima delle quali – lo scorso anno – vinta contro l’Atalanta a Reggio Emilia. Proprio la collocazione della finalissima dello scorso anno è una eccezione. Si giocò al Mapei Stadium, e non nella tradizionale collocazione dell’Olimpico, in considerazione dei problemi legati alla pandemia. In uno stadio che – all’epoca – era ancora a capienza ridotta proprio per le norme restrittive dettate dall contenimento del Covid.
Per i due tecnici, Allegri e Inzaghi, potrebbe comunque essere una Coppa Italia da record. L’allenatore bianconero, infatti, punta a scavalcare Sven Goran Eriksson e Roberto Mancini che, come lui, hanno vinto quattro trofei. Simone Inzaghi, invece, punta a essere il secondo allenatore a vincere la Coppa Italia sia con la Lazio che con l’Inter, proprio come fece prima di lui Roberto Mancini