Spalletti-Mertens, i due poli del Napoli. I partenopei, con il terzo posto in cascina, pensano alla prossima stagione: gli scenari.
È stata la mano di Luciano. Se la cavalcata del Napoli fosse un film, il titolo sarebbe questo: terzo posto al termine di una stagione che sembrava partire con ben altre premesse. Il Napoli di Gattuso aveva faticato, quello di Spalletti dà certezze: la prima è che la squadra torna in Champions League.
Questo aveva chiesto De Laurentiis al tecnico di Certaldo, lo Scudetto resta un rebus: obiettivo abbordabile a poche giornate dalla fine e sfumato per una débâcle durata tre partite. Proprio da questa frenata si dovrà ripartire: ritrovare certezze per far sì che il prossimo anno ci sia un punto d’arrivo comune. Fare meglio del terzo posto, ora, risulta un imperativo ma gli aspetti da chiarire – prima – sono molteplici.
Spalletti-Mertens, il rinnovo del belga passa anche dal tecnico
Innanzitutto la natura delle dichiarazioni post gara di Luciano Spalletti: occorre capire se si tratta di un tecnico amareggiato per lo Scudetto sfumato, oppure scontento per come sono state gestite alcune dinamiche interne. Tradotto: se considera l’atteggiamento di De Laurentiis pressante oppure no. La situazione del ritiro, con la decisione presa e poi ritrattata, a Spalletti non sarebbe andata giù.
Così come la consapevolezza che sarebbe stato usato – in quella circostanza – il suo nome al pari di un grimaldello e capro espiatorio per poi ritrattare ogni cosa: il ritiro non l’aveva paventato lui, anche se dal Napoli – inizialmente – era filtrato questo. Una diatriba che accende la parte finale di stagione. Ancora non è chiaro se le frizioni con la società si possono risolvere oppure no.
Poi c’è la questione singoli: Spalletti deve già vedere Insigne andar via, il tecnico vorrebbe una squadra con senatori e uomini chiave al seguito. Se le indicazioni sono queste, dopo il numero 24 dei partenopei non dovrebbe esserci più alcun addio: il condizionale resta d’obbligo perchè il futuro di Mertens è ancora da scrivere.
Mertens, “Ciro” non molla la presa: gli scenari
Il belga vorrebbe restare a vita, ma gli aspetti da appurare sono ancora molti: primo Dries vuole giocare di più, non è ammissibile – secondo il centravanti – un’altra annata come quella appena trascorsa. Quasi sempre spezzoni di partita, l’anno prossimo serve più continuità.
Altrimenti ognuno per la propria strada: se De Laurentiis dovesse scegliere tra i due personaggi cardine di questo Napoli sarebbe dura. Motivo in più affinché le liti fra allenatore e tecnico si plachino. L’allenatore di Certaldo sottolinea: “I dubbi li create voi – riferito ai giornalisti – del mio futuro non parlo più”. Segno che dovrebbe restare a Napoli, ma ormai è chiaro che a Castel Volturno è una questione di pedine: no belga, no party. Senza “Ciro” la festa non comincia: Spalletti avvisato. Finché non c’è la firma sul contratto resta tutto aperto.