Ronaldo vorrebbe ancora la Champions League nella prosssima stagione. Il portoghese riflette sul futuro, ma le alternative sono poche.
Il Manchester United ha fallito nella missione Champions League. In estate aveva annunciato il ritorno di Cristiano Ronaldo 12 anni dopo l’addio, ma non è bastato. A novembre, all’esonerato Ole Gunnar Solskjaer, è subentrato il tedesco Ralf Rangnick, ma le performance della squadra non sono migliorate. Con una sola partita da giocare in Premier League, i red devils sono già matematicamente fuori dalla “zona Champions” Inoltre, è ipoteticamente a rischio anche il sesto posto in classifica: il West Ham, infatti, ha 52 punti (sei in meno dello United), ma tre partite ancora da giocare in Premier League.
C’è una piccola possibilità, dunque, che l’anno prossimo la Conference League si giochi all’Old Trafford. Un’eventualità pesantissima per il club, che già ha cominciato a progettare la prossima stagione. Come allenatore è stato annunciato da qualche settimana Erik Ten Hag, che lascerà dunque l’Olanda. Ci si aspetta dunque una vera e propria rivoluzione, per una nuova identità al team e accogliere giocatori che a questa contribuiscano. I tifosi si aspettano dei campioni che possano dare una svolta ai vari reparti. Intanto, però, si fa sempre più incombente il discorso su Cristiano Ronaldo. Per la prima volta da quando è CR7, restando a Manchester, il portoghese non giocherebbe in Champions League nella prossima stagione.
Ronaldo riflette: le possibili alternative per il futuro
A 37 anni, per l’ex Juventus, è difficile immaginare che i soldi siano ancora al primo posto. Perché per uno ambizioso come lui, è più credibile che l’obiettivo, nel finale di carriera, sia quello di migliorare ancora, anche di poco, i propri record. Un qualcosa che, in Champions League, non potrebbe fare allo stato attuale delle cose. Il nuovo corso al Manchester United potrebbe infatti richiedere del tempo per stabilizzarsi, portando – nella sua prima fase – ad un’incertezza di risultati, e Ronaldo starebbe attentamente valutando di trasferirsi.
I rumors sono innumerevoli, e si rincorrono da marzo, mentre ognuno dà la propria lettura. The Telegraph ha anche detto nei giorni scorsi che, in realtà, Ten Hag vorrebbe ancora puntare su di lui. D’altronde, con buona pace degli haters, i numeri individuali vanno ancora a vantaggio di Ronaldo, autore di 23 reti complessive in stagione. In campionato, alla sua veneranda età, è ancora al terzo posto nella classifica marcatori con 18 reti, dietro solo a Heung-Min Son e Mohamed Salah. Ma è proprio questa sua straordinaria presenza in zona gol che potrebbe spingerlo lontano dallo United. Lui si sente ancora competitivo, dunque la prossima annata potrebbe essere una delle ultime occasioni per avere un ruolo da protagonista nella competizione europea più prestigiosa.
In questo senso, si allontana l’ipotesi MLS, che gli permetterebbe una pensione dorata, ma con molti meno stimoli sul piano agonistico. Secondo quanto riferito dal Mirror a distanza di pochissimi giorni, le destinazioni più probabili sembrano essere due. Una settimana fa è arrivata l’indiscrezione che lo vorrebbe a Parigi, in quella che sarebbe una storica unione con il Paris Saint-Germain di Lionel Messi. Si cerca, infatti, un possibile sostituto di Kylian Mbappé, in caso di una sua partenza. Il futuro di Ronaldo, però, sembra legato proprio a quello del fenomenale francese. Lo stesso Mirror, infatti, ha chiarito pochi giorni dopo che anche il Real Madrid starebbe meditando di riportare “Mr. Champions” nello stadio in cui ha scritto la storia. Le quotazioni su un ritorno a Madrid si abbasserebbero in effetti moltissimo qualora la pista che pista che porta Mbappé dalle merengues dovesse raffreddarsi.
Per il resto, in Europa, sono pochissime le squadre che potrebbero accollarsi uno stipendio come il suo, col contratto da 23 milioni di euro a stagione che scade nel 2023. Fuori dalla corsa sembra il Manchester City, che è stato vicinissimo ad acquistarlo prima dei cugini lo scorso anno. Bayern Monaco e Barcellona, inoltre, sono ora distratte dalla questione Lewandowski. Per questo motivo le alternative sono davvero poche. Suggestivo sarebbe un altro ritorno, quello allo Sporting Lisbona.
Sullo sfondo, infine, potrebbe esserci anche la Serie A, senza alcuna conferma fino ad oggi: l’indiziata sarebbe infatti il Milan, in cui Ronaldo potrebbe prendere il posto di Ibrahimovic come leader esperto dell’attacco. Ma l’impressione è che si debba ancora aspettare molto, prima di conoscere il futuro del lusitano. Tutti gli scenari vanno tenuti aperti, e non è da escludere che le tempistiche della decisione siano simili a quelle che hanno contraddistinto il suo addio alla Juventus.