Il Chelsea ha un acquirente, e Roman Abramovich avrà esattamente la cifra che aveva richiesto all’inizio della trattativa, oltre due mesi fa
Il Chelsea ha un acquirente. Anzi… una cordata di acquirenti pronti a versare immediatamente quattro miliardi di sterline (circa 4.7 milioni di euro) per prendere il controllo del club entro la fine di maggio.
Gli advisor del club, approvati dalla Premier League e nominati con il benestare di Boris Johnson in persona hanno individuato nella proposta del gruppo di Todd Boehly il futuro della società.
Il Chelsea era in vendita ormai da due mesi. Non una trattativa come le altre. La situazione internazionale, il blocco dei beni di Abramovich e dei suoi soci avevano gettato la squadra campione del mondo in uno stato di assoluta incertezza. Mercato bloccato, nessuna fidejussione garantita in vista della prossima stagione, soldi contati per pagare solo trasferte e stipendi. Una situazione insostenibile per un club che solo di buste paga spende circa 15 milioni di euro al mese.
La notizia è stata battuta dalle agenzie appena dopo mezzanotte. Stamattina è su tutti i giornali inglesi. Boehly, multimiliardario proprietario del Los Angeles Dodgers con l’aiuto di due soci e l’appoggio finanziario del fondo americano Clearlake Capital, ha fornito le due garanzie fondamentali che gli advisor incaricati di studiare le varie proposte: soldi freschi e subito, chiusura entro la fine del mese. Le garanzie ci sono, il prezzo è giusto e l’affare è già fatto.
Secondo gli analisti la questione è chiusa. Il Chelsea cambierà proprietà entro la fine del mese di maggio. In tempo per pagare ad Abramovich (ammesso che possa incassare quei soldi) quanto l’imprenditore russo ha investito nel club e per aprire il mercato. La società non sarà inglese, come avrebbero voluto i tifosi di Stamford Bridge. Ma non sarà nemmeno completamente americana: nella cordata c’è anche Hansjorg Wiss, ricchissimo imprenditore svizzero con molti interessi in Europa e negli States. E Jonathan Goldstein, uno dei più importanti imprenditori immobiliari britannici.
I quattro miliardi di sterline garantiti da Boehly e il suo gruppo sono la cifra più importante mai investita in una società di calcio. La proposta è già stata avvallata. Ora tocca a Premier League dare il nulla osta: atteso entro mercoledì. Un avvallo che passa attraverso il sì di Boris Johnson, capo del governo britannico. Ci sono anche i nomi dei due dirigenti della nuova proprietà che entreranno fin da subito nel board: il giornalista e deputato dei conservatori Daniel Finkelstein e la giornalista e scrittrice Barbara Charone, una delle più importanti autrici in ambito musicale del mondo.
Dei quattro miliardi un terzo andranno ad Abramovich, che tuttavia giovedì aveva dichiarato di non volere in alcun modo essere rimborsato dei suoi investimenti.
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