Ci sono novità riguardo alle condizioni di Stefano Tacconi, vittima di un preoccupante malore: il bollettino medico dall’ospedale.
Sono giorni di grande apprensione per lo stato di salute di Stefano Tacconi che sta facendo preoccupare tutto il mondo del calcio, in particolare la Juventus. Un improvviso malore ha messo in pericolo di vita l’ex portiere bianconero, attualmente ricoverato in ospedale dove sono arrivate novità sulle sue condizioni.
Da qualche giorno Stefano Tacconi sta combattendo tra la vita e la morte all’ospedale di Alessandria. Il suo malore ha fortemente scosso il calcio, tra cui gli ex compagni e avversari che stanno pregando perché tutto vada a buon fine.
Stefano Tacconi, il nuovo bollettino medico: “Segnali…”
A oltre una settimana di distanza dall’accaduto, il dottor Barbanera che ha seguito da vicino la vicenda di Stefano Tacconi ha aggiornato le sue condizioni attraverso un nuovo bollettino medico. In esclusiva ai microfoni di Tuttosport, il direttore del reparto di Neurochirurgia di Alessandria ha fatto il punto della situazione.
Il contesto rimane grave ma ci sarebbero alcuni segnali positivi: “C’è bisogno di aspettare un paio di giorni per avere più certezze. Ora siamo ancora in una fase di rischio, anche se abbiamo scongiurato diversi pericoli”.
Insomma al momento serve ancora prudenza e non si può escludere nulla: “Fino a due settimane dall’aneurisma sono possibili ischemie temporanee. Per questo è ancora in rianimazione e volutamente seduto con farmaci per tenere il cervello a riposo. Non è cosciente, aspettiamo il risveglio definitivo nel fine settimana e poi sarà trasferito nel mio reparto”.
In ogni caso filtra un cauto ottimismo: “Il decorso finora è andato bene, sono stati fondamentali i tempestivi soccorsi perché se fosse successo nella notte sarebbe morto”.
Malore Tacconi, il figlio sorpreso: “Non mi aspettavo questo affetto”
Nelle ultime ore ha parlato, sempre sulle colonne di “Tuttosport”, anche il figlio di Tacconi che si è detto sorpreso dall’affetto nei confronti di suo padre: “Sono rimasto colpito dalle tante manifestazioni d’affetto, non me le aspettavo. E’ rimasto nel cuore di tanta gente, mi hanno chiamato tanti ex colleghi. I tifosi della Juve l’hanno sempre amato e alcuni vogliono venire qui il giorno del suo compleanno (13 maggio) per stargli più vicino”.