Il Manchester United vince 3-0 nel posticipo del penultimo turno della stagione con un gol di Cristiano Ronaldo che sembra respingere l’idea di un trasferimento
Se il linguaggio del corpo significa qualcosa, l’esultanza di Cristiano Ronaldo dopo il gol su calcio di rigore nel 3-0 del Manchester United sul Brentford sta a significare… “io resto qui”.
Un atteggiamento che i tifosi dello United, furiosi per i risultati complessivi del club e per la gestione dei Glazers, contestati con la decisione di lasciare l’Old Trafford a 17 minuti dalla fine del match, sembrano avere apprezzato.
Per la verità la gara del Manchester United è stata buona, forse la migliore nella gestione di Rangnick. E Cristiano Ronaldo, pur chiudendo una delle sue stagioni più opache in assoluto, sembra essere stato uno dei pochi che i tifosi dei Red Devils hanno guardato con una certa tolleranza.
Il gol di Ronaldo è il 24esimo centro stagionale. Un bilancio non disprezzabile se si considerano tutte le difficoltà del fuoriclasse e del club. Inequivocabile il suo atteggiamento… Un pugno sul petto e poi un dito indice a indicare il terreno, quasi a volere confermare la sua intenzione di rispettare anche il secondo anno di contratto firmato la scorsa stagione. Sui social le interpretazioni si sono sprecate. Qualcuno ha notato che anche poco prima di lasciare la Juventus si era espresso nello stesso identico modo. Ma a fare chiarezza è stato lo stesso Ronaldo che al termine di un lungo periodo di silenzio si è presentato a fine gara davanti alle telecamere ribadendo il concetto: “Io non ho finito….” ha detto testualmente CR7.
Limitandosi tuttavia a dire solo questo.
Rangnick, che ha già le valigie pronte per lasciare la panchina a Ten Hag ha spiegato così il messaggio di Ronaldo: “Per come abbiamo giocato è stato determinante, ha procurato e segnato il rigore, ha fatto molto. E sono convinto che possa fare moltissimo. Ma se resterà o no è una domanda che bisogna porre ad Erik Ten Hag e allo stesso Cristiano Ronaldo” ha detto il tecnico.
I tifosi, non tutti per la verità, hanno aderito alla protesta annunciata ieri di lasciare lo stadio disertando il tradizionale lap of appreciation che caratterizza l’ultimo turno casalingo della stagione. La vittoria ha consolidato la posizione europea del Manchester che, con due gare ancora da giocare è certo quanto meno di andare in coppa, quanto meno in Europa League.
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