Il centravanti francese del Milan Olivier Giroud si racconta e svela 10 curiosità e dettagli sulle sue passioni che molti tifosi non sapevano.
Olivier Giroud spera di centrare il grande obiettivo già alla prima stagione con la maglia del Milan. L’attaccante francese è uno che sa gestire la tensione e la sua esperienza potrà essere utile alla causa rossonera. Nel frattempo l’intervista rilasciata a GQ è ricca di spunti per conoscere meglio l’ex Chelsea. Ecco le prime 5 cose da cui non si separa mai.
La prima cosa imprescindibile per Olivier Giroud è la Bibbia. Da credente la figura di Gesù lo ispira e ama leggere spesso le Sacre Scrittura con la sua famiglia. Il tema della famiglia e del legame del centravanti francese con essa ricorrerà spesso. Infatti rappresentano un oggetto prezioso anche i suoi parastinchi, in cui sono riportati i nomi di mia moglie e dei miei figli, il mio numero e la fotografia di tutti. Stesso discorso per gli scarpini, in cui compaiono anche lì sono tutti i nomi dei miei figli e anche la bandiera della Francia.
Passiamo ora alle passioni culinarie, ci sono infatti due cose a cui Giroud non riesce proprio a rinunciare, entrambe collocate solitamente alla fine dei pasti: il tiramisù, fatto rigorosamente coi savoiardi (essendo Giroud nato in Savoia), ma anche il caffé. Il centravanti transalpino infatti ne beve almeno tre al giorno.
Le altre 5 cose da cui Giroud non si separa mai
Entriamo ora nella sfera del pratico a tutti gli effetti. Giroud infatti non può fare a meno delle lenti a contatto, le usa dal 2011. L’aneddoto buffo su quest’oggetto è che ai tempi del Montpellier l’oculista non si capacitava di come facesse a fare gol. Quando gliele prescrisse e l’attaccante iniziò ad usarle vinse il titolo di capocannoniere. Un altro oggetto, meno essenziale, ma che rappresenta una grande passione è l’orologio.
Il numero 9 del Milan ama collezionarli e senza indossarne uno si sente nudo. Dal punto di vista estetico Giroud è anche uno che cura molto il look. Il suo segreto è nella spazzola, ovviamente dopo aver accuratamente messo la cera e la lacca. L’effetto è a prova di bomba o quasi, come garantisce lui stesso: “Mi spettino solo se mi capita di fare troppi colpi di testa, ma va bene uguale“!
Siamo alle ultime due cose, che potranno sembrare banali, ma dicono molto: le chiavi della macchina! Giroud adora le automobili, gli ricordano l’infanzia ed il rapporto con suo padre. Ora guida fieramente una M8, sfruttando lo sponsor BMW del Milan. Infine proprio lui: il pallone. Perchè i figli di Giroud tutte le sere o quasi costringono il papà a fare gli straordinari: “Dopo l’allenamento quando torno a casa gioco ancora insieme loro, il pallone rappresenta tutta la mia vita“.