L’Atalanta di Gasperini, in lotta per l’Europa League, si ritrova contro una Salernitana che ha riacceso il sogno salvezza: gli highlights.
L’Atalanta, scesa all’ottavo posto, cerca di tornare in zona Europa superando la Fiorentina. Di fronte, una Salernitana reduce da tre vittorie consecutive che hanno riacceso l’entusiasmo: una vittoria porterebbe al sorpasso ai danni del Cagliari per il quartultimo posto.
Dura solamente otto minuti la fase di studio tra le due squadre, ma a parte il tiro di Scalvini al minuto 8′, sono gli ospiti a rendersi più pericolosi. All’11’ e al 21′ ci prova Coulibaly, ma Musso risponde presente in entrambe le occasioni. L’Atalanta gestisce il possesso spostando spessissimo il gioco sul versante destro, quello occupato da Boga. Ma le sue giocate risultano poco incisive, con Salernitana che concentra bene gli uomini attorno a lui, senza farsi sorprendere.
Il momento clou della prima frazione arriva al minuto 27′, dopo un corner di Simone Verdi. La palla, spedita fuori, viene rimessa dentro dalla zona centrale, e Djuric svetta grandiosamente su Scalvini: purtroppo per l’Atalanta, però, al centro sono dell’area sono disattenti Demiral e Palomino, e tra di loro Ederson può insaccare a porta praticamente sguarnita, mandando in visibilio gli ospiti.
Prima del duplice fischio la Salernitana sfiora anche il raddoppio, ma sul pallone al centro Coulibaly liscia la palla da pochissimi metri e tiene in partita i padroni di casa. I bergamaschi, dal canto loro, faticano tantissimo nel creare occasioni. Sull’unica vera disattenzione avversaria, Zapata ha cercato di involarsi verso la porta, ma la chiusura di Gyomber è stata provvidenziale. Al minuto 42′, il colombiano è di nuovo protagonista, ma il suo colpo di testa termina fuori.
Gli highlights di Atalanta-Salernitana
Le emozioni della seconda frazione, invece, si concentrano quasi tutte nel primo quarto d’ora. Al minuto 48′ Bohinen riesce a smarcarsi bene dalla sinistra ed entra in area. Ma la conclusione è comunque da posizione defilata, e Musso riesce a fare buona guardia sul primo palo.
Da lì in poi, la partita dei campani si riduce allo spirito di sacrificio nella metà campo difensiva. L’Atalanta risponde da corner, al 50′, con Palomino che manda però la sfera larga sulla destra. Il raggio d’azione dei nerazzurri, comunque, è sempre più avanzato, nonostante i cross risultino quasi innocui per la difesa avversaria. Sulle giocate isolate di Boga e Muriel, la Salernitana è altrettanto attenta, e per quasi mezz’ora – pur con tanto traffico vicino all’area la squadra di Nicola tiene benissimo.
La partita cambia al minuto 76′ quando Gasperini inserisce Malinovsky. L’ucraino è colui che più vivacizza il fronte d’attacco dei suoi, trovandosi subito a meraviglia con Pasalic. Da loro due nasce la giocata del pareggio: un lancio oltre la difesa di Malinovsky che pesca indisturbato il croato. Sepe esce verso di lui, ma l’ex Milan è freddissimo e segna l’1-1 definitivo al minuto 89′.
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Il pareggio è meritato se si guarda al controllo del gioco esercitato dall’Atalanta nella seconda metà della partita. Ma il risultato lascia un po’ di amaro in bocca ad entrambe le squadre: la Dea continua a mancare di continuità e di cinismo in zona gol, mentre la Salernitana può recriminare per quell’unico errore che significa due punti preziosissimi punti persi. Resta la prestazione maiuscola di Bohinen, di Gyomber e di diversi altri elementi, ma il Cagliari è ancora avanti di due punti. Per superarlo, prima dello scontro diretto della settimana prossima, i ragazzi di Nicola dovranno battere il Venezia nel recupero di giovedì.