Putin, “La guerra è brutta”. Tifoso giallorosso prova a convincere il leader russo: la reazione è sconvolgente

Putin continua il conflitto contro l’Ucraina: la Russia non arresta la propria cavalcata. Un tifoso giallorosso prova a chiamare il leader.

La guerra in Ucraina è arrivata al 61esimo giorno di ostilità. Il combattimento prosegue senza sosta e, soprattutto, senza una vera e propria trattativa per la pace. Russi che imperversano sul suolo ucraino in avanzata: le pretese come proiettili che puntano al bersaglio più facile, privi di remore, con tanti punti interrogativi ancora aperti da risolvere. Nel frattempo, altrove, la vita va avanti.

Putin guerra è brutta
Putin convinto a terminare il conflitto (ANSA)

Il pensiero sempre in Dombass, Mariupol e zone limitrofe. Un unico filo che lega Italia e Ucraina passa, nella Festa dei Lavoratori, da Piazza San Giovanni. La Capitale celebra l’importanza del lavoro con un pensiero alla pace: il tradizionale Concertone ha (anche) l’obiettivo di distendere i cuori.

Putin convinto a terminare la guerra: un tifoso giallorosso lo chiama

Putin telefonata
Il leader russo al Primo Maggio di Roma (ANSA)

Qualcuno ci riesce più di altri. Il nome è uno solo: Valerio Lundini. Il celebre comico, alla ribalta televisiva grazie allo show “Una pezza di Lundini”, è salito sul palco del Primo Maggio per cantare una canzone contro la guerra insieme i Vazzanikki: il suo gruppo storico, con la collaborazione del performer giallorosso, ha scritto “La guerra è brutta”. Un inno ironico contro la retorica pacifista e non solo degli ultimi tempi.

Non è un attacco alla pace, ma alle banalità di chi “una guerra non l’ha vissuta mai”. Alla fine del brano interviene anche Vladimir Putin. È una voce registrata che dice: “Ho sentito la vostra canzone e voglio farla finita con il conflitto”. Missione compiuta, per ridere, amaramente. Una risata seppellirà gli stereotipi, vera nota dolente, che spesso non termina con una canzone all’epilogo.

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