Il rapporto di Pino Insegno con il calcio è forte. L’attore ha raccontato la sua passione tramite un episodio importante della propria vita.
Nato e cresciuto a Roma, l’attore non ha mai nascosto la sua passione per la Lazio, nata da quando era ragazzino. Insegno, infatti, giocava a calcio in parrocchia, e divenne laziale inseguito alla lite tra un compagno della Roma ed un giovane tifoso biancoceleste.
Il tempo non ha fatto altro che rafforzare il suo legame con la squadra capitolina: quasi 20 anni fa, nel mondo laziale Insegno ha scelto di impegnarsi in prima persona. Tra il 2001 ed il 2002, infatti, l’artista ha tentato anche la carriera nel mondo del calcio, a livello dirigenziale. Così è arrivato ad acquistare parte delle quote della Lazio femminile, squadra della quale è stato anche presidente. A testimonianza del suo amore per il pallone, però, Insegno ha ricordato soprattutto un aneddoto di calcio giocato che gli ha in qualche modo cambiato la vita.
Insegno: “Pensavo che il calcio fosse la mia vita”
Il 62enne, infatti, non è solo attore, doppiatore e comico di talento. In passato, anche come calciatore, non se la cavava affatto male: “Giocavo bene ed ero veloce”, ha detto. Pochi sanno che Insegno, per un periodo, ha giocato anche in Serie D. E le sue qualità gli avevano evidentemente permesso di distinguersi, da pensare di poter avere successo: “Pensavo fosse la mia vita”.
Oramai dagli anni Ottanta lavora nel mondo dell’arte, eppure è stato un trauma a convincerlo a prendere quella strada. Il calcio, per lui, era diventato un sogno. Poi, un giorno, è cambiato tutto. Al momento di fare le liste per la squadra, Insegno si è sentito dire, da uno degli allenatori, parole molto dure da digerire: “Tu non sei mai esistito“. Così Insegno è rimasto deluso, quasi fino a vergognarsene, ma il teatro ed il cinema gli hanno permesso comunque di realizzarsi al meglio.