Lukaku ai ferri corti con il Chelsea? Tuchel svela la verità: “Purtroppo…”. Tempi difficili per il centravanti belga, tra infortuni in serie e problemi di ambientamento
Voleva andare via già nel corso della sessione di mercato invernale e se fosse dipeso esclusivamente da lui, oggi indosserebbe una maglia diversa da quella del Chelsea. Romelu Lukaku è invece rimasto, obtorto collo, in quella Londra che gli va sempre più stretta e dalla quale vorrebbe fuggire prima possibile. Il suo desiderio, non è un mistero per nessuno, è il ritorno in Italia e in particolare all’Inter che considera una seconda famiglia. “E’ stato un grande errore andare via l’estate scorsa“, ha ammesso Big Rom in via confidenziale agli amici più stretti.
Anche perchè il suo ruolo all’interno dello scacchiere tattico di Thomas Tuchel è diventato via via sempre più marginale. A un evidente e cronico disagio ambientale si è poi sovrapposta la questione infortuni: oltre ai già ben noti problemi, Lukaku ha dovuto affrontare qualche conmtrattempo legato ad acciacchi e infortuni che gli hanno impedito di reinserirsi gradualmente in squadra.
Il Chelsea nel frattempo ha ottenuto risultati altalenanti: prima la delusione per la rocambolesca eliminazione ai quarti di Champions League per mano del Real Madrid, poi la gioia per aver conquistato la finale di FA Cup grazie al secco 2-0 rifilato al Crystal Palace.
Lukaku, la resa di Tuchel: “Non sta ancora bene”
A fare il punto sulle reali condizioni di Big Rom è quello che molti indicano come il suo principale ‘nemico’, Thomas Tuchel. Il tecnico del Chelsea però cerca di smentire l’essitenza di gravi contrasti con il giocatore: “Gli manca la scintilla. Avrebbe potuto giocare titolare contro il Crystal Palace dato il minutaggio di Havertz nelle ultime partite, ma dopo un periodo di infortunio ha perso la forma partita. Non gli sto puntando il dito contro, è un dato di fatto“.
Sarà, ma è altrettanto vero che per Tuchel la presenza di Lukaku è diventata a dir poco ingombrante. E già a gennaio l’ex allenatore del PSG se ne sarebbe liberato molto volentieri. Tutto rimandato a giugno, quando anche il Chelsea avrà trovato un nuovo assetto societario dopo l’addio di Roman Abramovich.