Gosens, crisi alle spalle: la rivelazione sull’Inter ha sorpreso tutti

Robin Gosens ha svelato la sua crisi personale, la necessità di un mental coach e un retroscena inedito anche sulla sua avventura all’Inter 

Non è stata una stagione semplice quella che ha attraversato Robin Gosens. Dopo un’annata da urlo e un Europeo che lo ha visto protagonista, fino all’eliminazione della sua Germania, il durissimo infortunio che l’ha colpito, lo ha segnato profondamente.

Gosens Inter
Gosens, esterno dell’Inter (LaPresse)

Il 29 settembre l’infortunio contro lo Young Boys, che lo ha costretto ad un k.o. prolungato. Poi la ricaduta, quando sembrava ormai ad un passo dal rientro in campo. Da lì la trattativa per il suo passaggio all’Inter, squadra nella quale ancora non è riuscito realmente ad imporsi.

All’Inter ha segnato un gol e servito un assist in nove partite per 576 minuti complessivi. Un minutaggio ristretto, merito anche di un Perisic ormai garanzia per Simone Inzaghi che potrebbe dare all’ex Atalanta una chance nel derby di ritorno nella semifinale di Coppa Italia.

Gosens, dal mental coach alle difficoltà nell’Inter: le rivelazioni

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Gosens, calciatore dell’Inter (LaPresse)

Nel corso di una recente intervista, lo stesso esterno tedesco ha affrontato numerosi temi, svelando anche retroscena inediti. In primis ha parlato proprio della sua condizione fisica, sottolineando come non è stato facile soprattutto il primo approccio al campo dopo una lunga inattività.

L’Inter per lui rappresenta sicuramente una sfida, che lo spingerà ad un livello superiore: “Ho sempre ringraziato di avere una mentalità che mi porta a sfidare i campioni, a scegliere la strada più difficile, così che io possa crescere”, ha dichiarato il giocatore.

In tal senso si è poi soffermato sull’alternanza con Perisic: “Sapevo che sarebbe stato un compagno con altissima qualità. Per meritare il posto devo dare più del 100%. Ora sogno di tornare titolare e magari giocare partite di un certo calibro come il derby sin dall’inizio”.

Le difficoltà psicologiche dopo l’infortunio

“Quando c’è la testa, le prestazioni in campo sono molto più facili, quando sei preoccupato, anche per cose che non riguardano il calcio giocato, le tue performance ne risentono”, ha dichiarato Gosens, che poi ha aggiunto: L’infortunio è stato il periodo più difficile della mia carriera. Il momento peggiore è stato però quello della ricaduta”.

Il calciatore ha quindi concluso: “Ero ad un passo dalla convocazione. Poi ho avuto diversi giorni in cui non ho voluto parlare con nessuno. Quando ti scivola dalle dita qualcosa che ami, tutto è più complicato. Ho avuto bisogno di un mental coach e ora il peggio è passato”.

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