Allo Stadio Luigi Ferraris di Genova, Sampdoria e Salernitana cercano punti salvezza: sintesi scritta ed highlights del match.
Alla trentatreesima giornata uno scontro fondamentale per le zone di bassa classifica: la Sampdoria, a quota 29 punti, cerca di staccare il terzultimo posto; la Salernitana, invece, ha bisogno di punti per riavvicinarvisi, col Cagliari sempre più lontano dopo la vittoria sul Sassuolo, nonostante due partite in più.
Neanche il tempo di entrare in partita e i padroni di casa si ritrovano con la testa sott’acqua. Al minuto 3′ Mazzocchi crossa al centro dalla bandierina e Fazio incorna in maniera fantastica sbucando alle spalle di Bereszynski battendo il portiere avversario per lo 0-1.
Per i blucerchiati l’avvio diventa quindi un incubo, ed il gol subito lascia il segno. La squadra è troppo lunga, e al 6′ la sponda di Djuric pesca Ederson sulla destra. La percussione del brasiliano è irresistibile: Bereszynski è totalmente fuori posizione, Ferrari non tiene il passo ed Audero, in ultimo, si fa beffare su un colpo non potentissimo. Palla sotto il corpo e ospiti avanti 0-2.
A questo punto la partita è piuttosto spenta. La Salernitana tiene bene mentre la Sampdoria prova a reagire. Il fraseggio dei liguri è abbastanza sterile: Candreva vorrebbe incidere dall’esterno, ma gli avversari fanno densità nella sua zona rendendolo innocuo. Dal centrodestra, però, arriva comunque la giocata che riapre la partita. Quagliarella si abbassa per ricevere e Sensi – da trequartista puro – si fa trovare in posizione: il suo controllo è difettoso, ma la palla sbatte su Coulibaly e supera tutta la difesa ospite. Caputo si infila tra Radovanovic e Fazio col pallone, e da vicino buca Sepe (colpevole dello stesso errore di Audero sullo 0-2).
I ragazzi di Giampaolo tornano in partita, ma non riescono a portare l’inerzia dalla loro. Il primo tempo infatti si chiude senza troppe emozioni. Prima del duplice fischio, in avanti si rivede solo la Salernitana: al 41′ calcia Bohinen, ma la sfera finisce alta sopra la traversa.
Dopo l’intervallo l’atmosfera è tesissima. La squadra di Davide Nicola abbassa progressivamente il proprio baricentro, lasciando il pallino del gioco agli avversari. La Sampdoria però fatica ancor più che nella prima frazione a trovar spazio. Qualche combinazione nello stretto (e poco altro) non può essere un problema per la Salernitana, che bada solo a farsi trovare in posizione sugli inserimenti avversari.
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I cambi non funzionano, né da una parte né dall’altra. Con Franck Ribery gli ospiti continuano a non avere la forza per ripartire, mentre la Sampdoria non si vivacizza abbastanza per creare dei veri pericoli. Sabiri entra al 63′, negli ultimi cinque minuti si rivede anche Damsgaard, ma la porta dei ragazzi in granata. Belec, entrato al posto di Sepe per un problema fisico, non è mai impegnato. I padroni di casa si arrendono per 1-2 senza riuscire ad avere opportunità per il pareggio dopo averla riaperta con Caputo. La Salernitana ottiene tre punti per sperare, la Sampdoria cade invece sempre più in basso: il Venezia è a -7, ma con due partite da recuperare. I campani, invece, restano ultimi, ma il Cagliari non si allontana e torna a -9.
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