Fabio Paratici sarebbe stato intercettato in seguito al caos plusvalenze che lo ha coinvolto insieme al patron Agnelli e alla Juventus
Il tema delle plusvalenze continua a tenere banco in queste ore e sono ancora molti gli interessati ascoltati, anche nell’udienza tenuta nella giornata di oggi. Uno dei principali nomi coinvolti è quello di Fabio Paratici, attuale direttore sportivo del Tottenham.
La Procura Federale ha proposto la sanzione più pesante per l’ex dirigente della Juventus, con ben 16 mesi di inibizione. Una decisione durissima, che dovrà essere chiaramente confermata in udienza e, successivamente, in appello.
L’inchiesta Prisma, infatti, prosegue nelle sue indagini sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti e di false fatturazioni per società quotate in borsa. Secondo la Gazzetta dello Sport, però, non si esclude un intervento dei vertici del club.
Caos plusvalenze, le ultime novità su Paratici spiazzano
A creare dibattito è il metodo che la Procura ha utilizzato per decretare il valore dei calciatori. Tra questi, affidarsi al noto sito Transfermarkt. Proprio questa metodologia ha creato poi le plusvalenze “gonfiate”, che hanno di fatto portato al processo.
In queste ore, sono inoltre emerse ulteriori indiscrezioni sulla vicenda. Sempre secondo i colleghi della Gazzetta dello Sport, Fabio Paratici si sarebbe detto addolorato durante l’udienza di oggi. Un colpo al morale dell’ex dirigente della Juve, che ora dovrà rispondere di capi di accusa di una certa rilevanza.
Ad oggi, ricordiamo, che i bianconeri non sono stati coinvolti nelle possibili sanzioni. Ciò vuol dire che il club, per il momento, non verrà penalizzato né nella stagione in corso, né in quella che verrà. Si evitano, dunque, gli spettri di punti sottratti o, addirittura, estromissioni dal campionato. Discorso analogo anche per il Napoli, coinvolto nelle figure di Aurelio De Laurentiis, famiglia e soci nell’inchiesta Prisma.