Dopo il ritorno della semifinale di Champions League Manchester City-Atletico Madrid scoppia una rissa negli spogliatoi che richiede l’intervento della polizia
Atletico Madrid-Manchester City, iniziata sul filo delle polemiche e delle provocazioni a distanza fra Guardiola e Simeone, è finita in rissa. I Colchoneros hanno giocato una sfida più generosa e meno conservativa rispetto all’andata, anche se dopo 10′ Felipe colpisce duro alla testa Foden: un intervento che fa capire su quali binari si muoverà l’intera partita. Fino ai 12 minuti di recupero e alla rissa che coinvolge tutti, giocatori e allenatori, fino all’intervento della polizia.
I protagonisti della scintilla che fa esplodere gli animi sono sempre loro, Felipe e Foden. Il difensore lo colpisce con un calcetto, il centrocampista del Manchester City prova a rotolare in campo per perdere ulteriore tempo e Savic perde la testa. Va contro Foden, difeso dai compagni, e si scatena il parapiglia.
Savic ha ruggini passate anche con Grealish dopo la gara d’andata: gli tira i capelli e l’inglese lo spinge via. Intanto l’arbitro espelle Felipe, punito con la seconda ammonizione per la reazione ai danni di Foden. A questo punto anche la squadra di Guardiola ricorre a perdite di tempo che Guardiola aveva definito tattiche preistoriche dopo la gara d’andata, per contestare l’atteggiamento dell’Atletico Madrid. Il tecnico catalano, in questo caldissimo finale, si ritrova faccia a faccia con l’ex Udinese De Paul: il confronto è particolarmente acceso.
Atletico Madrid-Manchester City, la rissa
La partita si chiude al minuto 102, ma la rissa va avanti prima sul terreno di gioco poi nel sottopassaggio. Secondo le prime ricostruzioni, tra i Colchoneros in prima fila nell’inseguimento agli avversari ci sono Savic e Vrsaljko.
A quanto pare sono volati anche insulti molto pesanti, anche in italiano. Non è difficile da credere alla luce del passato in Serie A di molti dei protagonisti. L’atmosfera si è surriscaldata a tal punto che è stato necessario l’intervento della polizia per scortare i calciatori in spogliatoio.