Pep Guardiola, che frecciate da un ex City: “Mou e Ancelotti meglio di lui”. Non tutti pensano che il catalano capolista in Premier League sia il migliore allenatore del mondo
E’ considerato, sia per risultati raggiunti che per originalità e carica innovativa delle sue idee calcistiche il miglior tecnico del mondo. Del resto i risultati e il palmares parlano per lui: in tredici anni e mezzo da allenatore, Pep Guardiola ha conquistato la bellezza di 9 campionati nazionali, svariate coppe nazionali, 2 Champions League, 3 Supercoppe Uefa e 3 Mondiali per Club. Numeri da capogiro per un professionista che in carriera ha finora guidato solo tre squadre, una più forte dell’altra: Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City.
Intorno al nome del 51enne tecnico di Santpedor c’è una quasi unanimità di giudizio. Quasi, perchè non tutti concordano sulle superiori qualità di Guardiola su resto degli allenatori. In particolare un ex grande centrocampista tedesco, Dietmar Hamann, ha idee molto diverse in merito: “Ci sono tre allenatori attuali che io ritengo più di successo rispetto allo spagnolo e non riesco a capire tutti questi elogi che lo circondano“.
Hamann, ex pilastro della nazionale tedesca e di grandi club quali Bayern, Liverpool e Manchester City, passa in rassegna i nomi dei tre tecnici da lui considerati migliori di Guardiola: “Josè Mourinho ha vinto il campionato in quattro paesi diversi e la Champions League con due squadre, mentre Carlo Ancelotti non è secondo a nessuno e il suo palmares migliorerà ancora se il Real Madrid dovesse vincere la Liga. E il terzo ovviamente è Jurgen Klopp“.
Ed è proprio nel confronto tra Guardiola e Klopp che Hamann prende nettamente le parti del suo connazionale: “Quello che ha ottenuto Klopp con il budget del Liverpool, di gran lunga inferiore a quello del Manchester City, è incredibile. Parliamo di un allenatore davvero eccezionale, la sua grandissima abilità è quella di integrare i calciatori. Una qualità – precisa l’ex mediano della Germania – che Guardiola non possiede“.
L’analisi di Hamann, che sia condivisibile o meno, appare lucida e non priva di fondamento: “Quando Klopp ha preso Diogo Jota o Luis Diaz c’erano dubbi sul loro utilizzo e invece sono parte integrante della squadra. Dall’altro lato abbiamo invece Grealish, pagato 100 milioni di sterline, che non è ancora integrato“.
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