L’ammissione di Luciano Spalletti davanti a decine di tifosi del Napoli e studenti della Federico II: ecco la richiesta del mister ai suoi calciatori.
Luciano Spalletti è stato invitato all’Università di Napoli Federico II e ha incontrato gli studenti nell’Aula Rossa della Facoltà di Monte Sant’Angelo. L’allenatore toscano avrebbe voluto partecipare a quest’incontro accademico con un altro umore, vista la sconfitta in casa contro la Fiorentina di domenica scorsa.
Il tecnico di Certaldo ha confermato agli studenti presenti di essere contento, nonostante il risultato negativo in campionato, di essere lì ad ascoltare le domande poste dai ragazzi. Tanti gli spunti e gli argomenti affrontati dal mister, che non ha potuto fare a meno di parlare della corsa scudetto, ormai obiettivo annunciato dalla stessa società.
Il Napoli non si nasconde più. All’interno dello spogliatoio si parla del tricolore, tutti vogliono vincere il campionato dopo aver compiuto tanti sforzi. Certamente la sconfitta interna contro la Fiorentina ha arrestato la corsa degli azzurri, ma non ha del tutto tagliato fuori la squadra dalla volata finale. Le parole di Spalletti alla Federico II e la richiesta ai suoi calciatori.
Spalletti tuona: “Basta parlare: ora si lavora”
Durante la visita alla storica Università di Napoli, l’allenatore azzurro ha spiegato che dopo la partita persa contro la Fiorentina “è calata la nebbia, come diciamo in Toscana, e abbiamo perso di vista l’obiettivo“. Spalletti ha quindi confermato che l’umore dello spogliatoio non era dei migliori ed è facile intuire il motivo. Fortunatamente per i tifosi e per la squadra partenopea, il Milan è stato fermato dal Torino, quindi non c’è stata alcuna fuga.
Così, l’ex allenatore di Inter e Roma ha proseguito: “Ora siamo tornati a vedere bene – ha rassicurato Luciano davanti alla platea di studenti bardati di sciarpe e maglie del Napoli – Dobbiamo ricominciare e mi aspetto che da domani tutti i calciatori diano il massimo in allenamento“. Poi ha sentenziato: “La sconfitta ci ha fatto male. Ora è il momento di parlare poco e lavorare: questa è la ricetta“.
