Atalanta, il fondo americano potrebbe tirarsi indietro (ANSA)
Atalanta, il fondo americano scricchiola: Pagliuca potrebbe cedere le quote della Dea poichè orientato su altri progetti. Gli scenari.
La Dea bendata non aveva fatto i conti con il colpo di coda: gli eventi hanno determinato i possibili scenari futuri di un quadro tutt’altro che rassicurante. Stephen Pagliuca, proprietario dei Boston Celtics determinato a investire anche nel calcio, aveva avallato il progetto della Dea.
La famiglia Percassi restava al timone, con la consulenza e il supporto del fondo USA che avrebbe dovuto far decollare una squadra in profonda espansione anche all’estero. Più di quanto non abbia già fatto. In poche settimane, quasi un mese e mezzo, le certezze hanno cominciato a scricchiolare: la Dea si è trovata in mezzo ai fuochi di mercato, da Londra è arrivata la chiamata che non ti aspetti.
Il conflitto ucraino ha bloccato Roman Abramovich, l’uomo inghiottito dalle sanzioni ha dovuto passare la mano: il Chelsea non è più suo. I Blues sono in mano al mercato: servono nuovi compratori per evitare il peggio. Motivo per cui Pagliuca ha aguzzato l’ingegno cercando immediatamente fondi e partner disponibili per tentare l’impresa.
I Blues sono un boccone troppo ghiotto, e in parte prelibato, per lasciarselo sfuggire: tutto porta a Londra, ma dove continua a piovere? A Bergamo perchè ora nessuno sa concretamente che fine potrebbe fare l’Atalanta. Pagliuca sembrerebbe essere seriamente intenzionato a chiamarsi fuori vendendo le sue quote. Questo significa ripartire da zero: Percassi adesso ha bisogno di nuovi partner. Anche in tempi rapidi perchè il progetto è ormai più che avviato.
Sul piatto ci sono 300 milioni che rappresentano, nella fattispecie, il 55% dell’Atalanta che, se dovesse davvero essere ceduta, ha bisogno di qualcuno che possa prendere il posto di Pagliuca e soci. Deadline 18 Aprile: significa che per quella data dovrà esserci qualcuno che sia quantomeno disposto a trattare per evitare lo sfacelo c’è tempo. Non troppo, ma c’è.
Nel frattempo le prime dichiarazioni animano il mercato: “Sono abituato a operare in silenzio – spiega Pagliuca – ma nei prossimi giorni faremo un’offerta sostanziale e credibile”. Questo ha detto il manager riguardo all’acquisto del Chelsea, quindi la volontà di andare avanti c’è. Rimane da capire, a questo punto, a chi vendere le quote della Dea.
I nomi già ci sarebbero, ma per il momento resta il massimo riserbo. Anche perché, se uno scenario del genere dovesse confermarsi, Percassi ne uscirebbe ridimensionato. Passare di mano – per così dire – due volte in poco tempo. Una girandola che non giova a nessuno, figuriamoci alle azioni. Anche se, poi, la differenza la fanno i nomi.
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