“Non è colpa degli arbitri”: il duro attacco a Fabio Capello

Dopo le polemiche incrociate dei giorni scorsi, arriva la stoccata inattesa contro Capello e le sue tesi sulla crisi del calcio italiano.

Si riapre la polemica sul calcio italiano ed i suoi “difetti strutturali”. Ad essere risucchiato nel vortice della polemica social stavolta è Fabio Capello, vittima di un “ritorno di fiamma” (e l’accezione è tutt’altro che romantica) dopo alcune sue recenti dichiarazioni. Nello specifico Don Fabio era intervenuto sullo stato di salute del calcio italiano dopo l’eliminazione della Nazionale dai Mondiali.

La primavera è un momento sempre speciale, un po’ per tutti, ma soprattutto per gli amanti di calcio. Lo dicono in primis i calendari, perché tra aprile e maggio si chiudono i giochi, è tempo di finali, vengono sanciti i vincitori, eccetera eccetera. Nel mondo circostante però non sbocciano copiosamente solo i fiori, ma anche le polemiche, mai così tante come quest’anno. Il nuovo battibecco a distanza coinvolge l’ex allenatore di Milan, Roma e Juventus, Fabio Capello.

Il tecnico friulano entrato nella storia per aver guidato il Milan “degli Invincibili” era recentemente intervenuto sui difetti strutturali del calcio italiano da cui a suo dire sarebbe derivato in primis l’abbassamento del livello della Serie A, nonché della Nazionale come diretta conseguenza.

L’ex arbitro contro la tesi di Capello

Com’era logico aspettarsi da un personaggio della caratura calcistica di Capello, la sua analisi è stata molto specifica e per nulla banale. Tra le cause della crisi di risultati in Europa dei club italiani, oltre che della debacle degli azzurri, Don Fabio ha puntato il dito contro gli arbitri. Come? Perché a suo dire fischierebbero troppo, spezzettando troppo il ritmo e disabituando i giocatori ad un gioco intenso. Negli ultimi tempi anche Stefano Pioli si è particolarmente scagliato contro le interruzioni di gioco, chiedendo a gran voce l’introduzione del tempo effettivo. A tal proposito è intervenuto l’ex arbitro Luca Marelli, che in un tweet senza destinatari conclamati, ma con allusioni piuttosto chiare, ha detto la sua in merito.

Marelli ha infatti postato la grafica con il confronto tra tempo di gioco e tempo effettivo relativa a Inter-Hellas Verona, in cui emerge ancora una volta che tendenzialmente si gioca la metà del tempo risultante dal cronometro (52%). Però ha anche accompagnato la grafica con il dato sull’arbitraggio di Marinelli, mandando un messaggio è chiarissimo. Marelli ha infatti evidenziato come l’arbitro di San Siro abbia fischiato solo 17 falli in tutta la partita. A suo dire dunque questo dato sbugiarderebbe la tesi su un’eventuale colpa degli arbitri che fischiano troppo.