Guerra Ucraina, nuova confessione di De Zerbi: il commento spiazza

Guerra Ucraina, nuovo commento di Roberto De Zerbi: le dichiarazioni sono l’emblema di un conflitto che miete ogni giorno centinaia di vittime.

A distanza di settimane, Roberto De Zerbi è ancora alquanto scosso dalla guerra che sta colpendo l’Ucraina. L’allenatore dello Shakhtar Donetsk non potrà mai dimenticare quanto vissuto nei giorni iniziali del conflitto così come la successiva fuga verso l’Italia. Attimi di paura, che il tecnico ha avuto modo di raccontare. riportando alla luce alcuni aspetti del conflitto che hanno lasciato senza parole.

Guerra Ucraina
De Zerbi (La Presse)

L’avvento della guerra ha portato anche alla distruzione di tutto ciò che riguarda lo Shakthar Donetsk. Il suo stadio, uno dei più belli d’Europa, è diventato un ammasso di macerie. I suoi gioielli stranieri, a poco a poco, sono stati costretti a trovare altri contratti in zone più sicure.

Guerra Ucraina, nuovo commento di De Zerbi

Guerra Ucraina
De Zerbi (La Presse)

L’unica nota positiva, almeno per il momento, è che le norme internazionali consentono allo Shakhtar, che ha completato più del 50% delle partite e risulta al comando della classifica, di poter conquistare il titolo di campione anche se il campionato non si concluderà. Un trofeo da cui ripartire, con l’appoggio della UEFA.

Un appoggio che consente alla squadra ucraina di avere giocatori con uno status beneficiario per motivi umanitari, che sta cercando di far ripartire il club. Un obiettivo importante anche per Roberto De Zerbi che ha detto: “Considero ancora lo Shakhtar la mia priorità mentre penso al futuro. Al momento, stiamo tutti aspettando di vedere come sarà lo scenario della prossima stagione“.

Intanto il club riparte lontano dal proprio Paese. Su questo argomento, l’ex tecnico del Sassuolo ha detto: “Siamo più amici qui che allenatori. Siamo venuti per supportare i nostri giocatori e il nostro staff per aiutare l’intera Ucraina“. Dunque, si riparte pian piano, nella speranza di poter ritornare ad apprezzare la normalità come qualche mese fa.

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