Milan, Inter e Juve pronte a conquistare nuove fette di mercato in USA e Cina. Soluzioni per accrescere il proprio brand e aumentare i ricavi.
Per anni il campionato italiano è stato l’emblema dell’evoluzione calcistica, della forza economica e tecnica di squadre che riuscivano ad incantare sia nel Bel Paese che in Europa, conquistando titoli su titoli e portando dalla loro parte anche i tifosi di altri club stranieri.
Successi strabilianti che, dopo il 2010 si sono ridotti drasticamente. La crisi economica, così come il conseguenziale modo di fare calcio, ha fatto sì che i grandi club italiani non riuscissero più ad incantare, soccombendo agli stranieri. Una modalità di gestione societaria differente, supportata da strutture nuove e all’avanguardia, che ha fatto sì che l’Italia venisse relegata ad un ruolo marginale, mettendo a nudo tutte le pecche delle società di calcio.
Milan, Inter e Juve pronte alla conquista
Negli ultimi 12 anni, tante cose sono cambiate. Le strutture come centro sportivo e stadio, risultano vitali per aumentare gli introiti grazie alla presenza di sponsor e tifosi. USA e Cina, sono diventati i due mercati da conquistare per valorizzare ulteriormente il proprio brand e aumentare i ricavi annuali.
Anche se con fatica, i club italiani ci sono arrivati a questo punto, ritagliandosi così un nuovo spazio in quella che è la politica mondiale del calcio. Secondo quanto viene riportato da ‘Yougov.com’, il fatto che la Serie A questa stagione sia avvincente e che la lotta scudetto sia ancora aperto, porta ad accrescere ulteriormente la visibilità di alcuni club nel mondo.
Ad ottenere maggiore visibilità, infatti, sono Milan, Inter e Juventus. Se però le prime due riescono ad ottenere un successo, in termini di valorizzazione del proprio marchio e in termini di aumento dei sostenitori sia in USA che in Cina, per i bianconeri così non è.
Difatti, i risultati ottenuti dalla squadra di Allegri in questi primi mesi, consente ai tifosi stranieri di avere una percezione non del tutto positiva della Juventus, facendole perdere fette di mercato sia in USA che in Cina. Discorso diverso per la Roma invece che, grazie alla proprietà americana, riesce a mantenere stabile la propria posizione.