Parla l’ex arbitro Pieri e dice la sua su Juve-Inter: “Una faticaccia per il fischietto di Firenze, ma quel rigore andava ripetuto. Il Var ha fatto bene”
Ancora polemiche dopo Juve-Inter. Quel rigore di Chalanoglu, la dinamica che ha portato alla ripetizione più altre cose accadute durante l’incontro non hanno ancora placato l’incendio attorno al derby d’Italia. Per noi di Calciotoday l’ha analizzata, quasi episodio su episodio, l’ex arbitro ora opinionista Rai Tiziano Pieri che, con la sua alta preparazione tecnica e dal punto di vista normativo, ha spiegato il suo pensiero in modo chiaro. “E’ stata una faticata enorme a tenere la partita – ha premesso l’ex arbitro -, ha dovuto fischiare 29 volte, e se lo devo dire, per me è stato incoerente su alcuni aspetti“.
Prima di andare al rigore, Pieri parla dell’espulsione di Lautaro chiesta dalla Juve: “Condivido la gestione di Irrati su questi episodi: colpisce in faccia Locatelli ma non c’era vigoria sproporzionata, ma va a cercare il pallone e se dopo due minuti un arbitro espelle il giocatore per questa situazione, allora davvero rovini la partita. Discorso forse un po’ diverso dopo venti minuti con lo scontro di gioco tra Chiellini e lo stesso Lautaro, entrambi in corsa, entrando in scivolata non riesci a fermarti e da parte di Lautaro, non ho visto una malizia col piede a martello, un secondo giallo mi sarebbe sembrato fuori luogo, si scontrano e basta”.
Sul comportamento di Irrati da parte dell’Aia, Tiziano Pieri argomenta: “Ho letto che la Can presieduta da Rocchi ha promosso Irrati, una cosa positiva quando l’Aia parla, ma deve iniziare a comunicare in maniera diversa, non basta dire promosso, ma bisogna spiegare meglio, parlare meglio e approfondire. Se sono rimaste soddisfatti va bene, ma ci vuole qualcosa di più”. Ed eccoci sul rigore tanto contestato e su tutto quello che è successo prima, durante e dopo l’assegnazione e la trasformazione del rigore stesso che ha portato in vantaggio l’Inter e alla fine ha consentito alla squadra di Inzaghi di vincere una partita fondamentale per la corsa allo scudetto.
Sulla concessione del rigore, Pieri non ha molti dubbi: “C’è un pestone che colpisce nell’irruenza della corsa Dumfries, ci può stare, anche perché Danilo è troppo irruento. Sulla ripetizione del rigore c’è stata un po’ di confusione, l’errore che fa Irrati è che fischia un fallo a favore della Juve, un fallo che non esiste. Chalanoglu viene anticipato da chi entra in area prima della battuta regolare del rigore, ma non c’è nessun fallo su Chalanoglu lo anticipano e lui non dà alcun calcio. E’ stato corretto ridare il rigore, il Var interviene e fa bene perché non c’è nessun fallo”.
L’ex arbitro Tiziano Pieri è categorico su questi episodi e lo ribadisce ai nostri microfoni: “Nel caso in cui viene parato, se entrano prima va ripetuto, bene ha fatto a Mazzoleni ad indicare a Irrati di ribattere il rigore. Guarda che le dico, anche nel caso in cui ci fosse stato un fallo di Chalanoglu, i giocatori erano entrati prima in area, quindi sarebbe stato ripetuto ugualmente”.
L’ultimo episodio è la protesta della Juventus su un presunto fallo di Bastoni su Zakaria: “La Juve protesta per un fallo di Bastoni su Zakaria, dalle immagini che possiamo vedere sembra che sia all’interno, il Var è ligio sulle indicazioni di Uefa e Fifa, c’è una spallata e un colpo dal basso, ma sono contrasti. Il Var avrebbe dovuto intervenire perché l’arbitro ha fischiato, ma Var non ha avuto certezza che il fallo si sia consumato all’interno dell’area.
Pieri poi aggiunge: “La sensazione mia è che fosse dentro, ma non è chiaro che sia un evidente errore e Var non si è presa responsabilità. Il vero problema sono le telecamere che non sono in linea e non ci sono fisse, io le metterei telecamere fisse a 16 metri che coprono tutto. Ti dà sempre la valutazione del fuorigioco, ad esempio, ma gli ingressi laterali dell’area non sono presidiati da telecamera, l’unica utile è il retroporta”.
In conclusione Pieri afferma: “Storicamente è sempre una guerra il match tra Juve e Inter, è stata una partita complicata lui (Irrati ndr) ha fatto il meglio che poteva fare, io non gli darei la sufficienza non mi ha convinto al cento per cento non è mai stata pienamente nelle sue mani ha sempre rincorso la gara, se devo sintetizzare. Se devo riconoscere se ha fatto una partita brutta non condivido i voti eccessivamente negativi. Non è facile stare in campo e decidere ed essere sempre coerente. Un episodio non fa mai prestazione: si dice ho arbitrato da dio poi però do un rigore che non c’è alla fine, è logico che non posso dire che ho arbitrato da dio, ma ho rovinato la partita…“. Più chiaro di così.
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…