Simeone torna a sfidare Guardiola in Champions League. Il City parte favorito, ma il nuovo acquisto dell’Atletico potrà fare la differenza.
L’ultima volta, nel doppio confronto di Champions League, la spuntò la squadra dell’ex Inter grazie alla regola del gol in trasferta, prima di perdere la finale per mano del Real Madrid. Oggi il tecnico spagnolo, nel frattempo spostatosi a Manchester, sembra però nettamente favorito col suo City. La squadra, sempre più matura, ha perso lo scorso anno solo contro il Chelsea. In questa stagione – anche secondo Simeone – la squadra di Guardiola è di nuovo attrezzata per puntare al trofeo insieme al Bayern Monaco. L’Atletico, invece, ha rischiato addirittura di non passare il girone, eliminando poi di misura il Manchester United negli ottavi.
Affrontare i campioni di Inghilterra vuol dire porsi di fronte ad un team affiatatissimo, brillante e capace di catturare gli occhi di chiunque in alcune serate. A livello difensivo è la squadra che in Champions League ha concesso meno chance di tiro a partita fino ad ora. Ma, ovviamente, è la fase di possesso palla che porta i Citizens a fare la differenza, con pericoli costanti per le difese avversarie. Solo il Bayern di Nagelsmann, con 30, supera i 23 gol fatti dal City. Nessuno però eguaglia il 90,9% di passaggi riusciti, né tanto meno il numero di attacchi tentati, 549 nelle otto partite disputate tra il girone e l’ottavo di finale contro lo Sporting Lisbona.
La ricerca della verticalità, attraverso i passaggi progressivi, è centrale nell’impianto studiato da Guardiola. In questo senso, i risultati sono sempre più strabilianti grazie alla crescita di Joao Cancelo. Il portoghese ha completato 61 passaggi in avanti, ed è terzo in Champions League anche per passaggi negli ultimi 16 metri, ben 22. Come squadra, solo l’Ajax, uscito tuttavia contro il Benfica, è riuscito a portarne a termine un numero maggiore, 149 al fronte dei 124 del Manchester City. Nella tattica degli inglesi, oltre ai passaggi, conta anche la capacità di portare palla in progressione, senza necessariamente prodigarsi in dribbling troppo complicati. Conta farsi trovare in posizione, e non è un caso che sia Jack Grealish che Riyad Mahrez siano al 6° posto per i controlli di palla in progressione, 62 a testa.
L’algerino, poi, è stato il giocatore più importante per la squadra in zona gol. Ha segnato più degli altri compagni di squadra, con 6 gol, e solo Robert Lewandowski ha tirato più di lui in porta nelle notti europee. Kylian Mbappé, invece, è l’unico ad aver toccato più palloni nell’area avversaria. Guardiola ha affermato nella conferenza stampa di ieri che il gioco degli uomini di Simeone “è più offensivo di quanto la gente creda. Non vuole correre rischi nell’impostazione ma sono molto bravi negli ultimi trenta metri”. Contro una squadra che crea in media 28 azioni da tiro a partita, la fase difensiva non può che risultare fondamentale. Fortunatamente per l’Atletico, l’acquisto di gennaio potrà però essere decisivo per le speranze di passaggio del turno.
Reinildo, l’arma di Simeone per disinnescare Guardiola
Durante la sessione di mercato invernale, la dirigenza spagnola ha infatti regalato ai campioni di Spagna un elemento preziosissimo per il reparto difensivo, in difficoltà già dalla fase a gironi. Dal Lille, per una cifra vicina ai 3 milioni di euro, è arrivato il 28enne Reinildo Mandava. Il mozambicano in Francia veniva impiegato come terzino sinistro, mentre nella nuova squadra viene utilizzato spesso sul centrosinistra nel terzetto della retroguardia. Da quando è a disposizione, Simeone ha rinunciato a lui solo per 38 minuti nelle ultime 11 partite, compresa la sfida degli ottavi contro i Red Devils.
Il suo apporto, nel match di questa sera, sarà fondamentale. In Champions League è il giocatore con più palloni recuperati all’attivo, 60. Basti pensare che, prima del suo arrivo, il migliore dei madrileni era José Giménez, che in sette presenze ha recuperato 35 volte il possesso. Nelle due partite contro lo United, Reinildo è arrivato a quota 11, e con lui l’intensità nella metà campo difensiva è salita vertiginosamente. È il settimo giocatore per contrasti vinti nella competizione. E nei dribbling difende con una percentuale di successo al 93,3%. La stragrande maggioranza dei contrasti che lo coinvolge avviene nella propria trequarti: dunque questo dato, e la possibilità che Reinildo impatti sul rendimento di Mahrez e compagni negli ultimi metri, sarà decisivo per il risultato finale della partita all’Etihad Stadium.