Grandi polemiche sul rigore di Calhanoglu che ha portato in vantaggio l’Inter contro la Juventus: perché è stato calciato due volte.
Non potevano mancare le polemiche arbitrali nel derby d’Italia tra Juventus e Inter. Come da tradizione anche nella 31.a giornata di Serie A ci sono state alcuni casi da moviola. Il più discusso è sicuramente la ripetizione del calcio di rigore di Calhanoglu, autore del gol che ha sbloccato il risultato all’Allianz Stadium.
L’episodio incriminato arriva a fine primo tempo quando Dumfries si infila tra due avversari e cade in area di rigore. In un primo momento l’arbitro non indica il dischetto ma pochi secondi dopo viene richiamato a vedere il contatto al VAR. Dopo ave rivisto le immagini a bordocampo, Irrati concede il penalty ritenendo falloso il pestone di Morata ai danni dell’esterno nerazzurro.
Calhanoglu, rigore ripetuto: il motivo della scelta arbitrale
Dagli undici metri si presenta Calhanoglu che calcia malissimo, facendosi respingere il tiro da Szczesny. Poi il trequartista turco si precipita sulla ribattuta e, dopo una serie di rimpalli, il pallone finisce in rete. L’arbitro però fischia fallo in attacco, annullando il gol.
Sono attimi concitati in campo mentre si aspetta un altro segnale dalla sala VAR, chiamato al lavoro anche in questa situazione. L’episodio infatti è molto dubbio e bisogna stabilire chi tocca il pallone dopo la parata del portiere bianconero subito circondato da alcuni compagni.
Alla fine succede l’incredibile perché il direttore di gara indica nuovamente il dischetto, decretando la ripetizione del calcio di rigore tra i fischi dell’Allianz Stadium. In panchina Allegri è una furia e gli stessi giocatori della Juve non si capacitano della decisione.
Sul secondo tentativo Calhanoglu stavolta non sbaglia, indovina l’angolo e porta avanti l’Inter tra le proteste generali. In effetti la circostanza è poco chiara ma il motivo della scelta di Irrati è l’ingresso anticipato in area di De Ligt che poi impatta sull’azione andando a contendere il pallone dopo la parata di Szczesny.