Un club di Serie A rischia il fallimento e resta un’ultima speranza per riuscire a salvarlo: scopri tutti i dettagli della vicenda
Un campionato che perde appeal, anche per colpa del recente fallimento della Nazionale. Debiti da oltre 4 miliardi di euro, causati anche dalla pandemia. La Serie A non naviga in acque felici ed in particolar modo uno dei 20 club che ne fanno parte.
La lunga assenza di tifosi dagli stadi, ha inevitabilmente portato a perdite economiche ingenti e non tutte le società sembrano in grado di reggere un urto simile. L’arrivo di gruppi cinesi o americani è la dimostrazione di un cambio radicale nelle presidenze del nostro calcio.
A rendere, però, ancora più complessa la posizione di una delle società iscritte alla Serie A, sono i fattori extra calcistici che hanno coinvolto il suo presidente. Problemi con la legge che rischiano di mandare definitivamente nel baratro il club.
Serie A, a rischio fallimento: l’ultima chance per il club
Parliamo ovviamente della Sampdoria e del suo patron Massimo Ferrero, agli arresti domiciliari dallo scorso 6 dicembre. Per il patron blucerchiato l’accusa è di bancarotta fraudolenta per quattro società calabresi che fanno a lui riferimento.
Il club ligure è imprigionato in un trust a garanzia di altre due società del gruppo Ferrero, entrambe vicine al fallimento. Il custode dello stesso trust, il commercialista Gianluca Vidal, dovrà trovare una soluzione.
L’obiettivo, estremamente complesso, è quello di trovare un acquirente che sia disposto a prendersi in carico i 130 milioni di debiti del club, più altri 20 milioni per i creditori delle due società vicine al fallimento ed infine il passivo di gestione per il 2021 della Samp (circa 20 milioni). Un passivo di 170 milioni che non ingolosisce i potenziali competitors.
Fondamentale sarà evitare la retrocessione in Serie B. Scendere di categoria, non solo diminuirà ulteriormente l’interesse degli acquirenti nei confronti di una società ricca di debiti, ma farà perdere circa 15 milioni dei diritti televisivi, utili per risanare il passivo del 2021.
L’ultima chance è in Arabia
Stando alle ultime indiscrezioni, un gruppo arabo sarebbe favorito nell’acquisizione della società. Addirittura, alcune voci parlano dello sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoun, 72 anni, vicepresidente e primo ministro e componente del consiglio Supremo del Paese. Un uomo dotato di un patrimonio, secondo Forbes, da 16 miliardi di dollari.
L’arrivo di uno sceicco del suo calibro potrebbe cambiare la storia futura della Sampdoria, ma bisogna volare basso. Trovare un accordo non sarà per nulla semplice e le indiscrezioni andranno anche confermate. Ora toccherà alla squadra compiere il duro lavoro di rimanere in Serie A, l’unico appiglio che allontana un fallimento altrimenti scritto.