Lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock ha elettrizzato “La Notte degli Oscar”, non tutti però ricordano quando Terence Hill fece qualcosa di simile sul set di “Lo chiamavano Trinità…”
Da due giorni non si parla d’altro che dello schiaffo (vero o falso che sia) rifilato da Will Smith a Chris Rock nel corso de “La Notte degli Oscar”. La star di Philadelphia, secondo la ricostruzione ufficiale, non avrebbe gradito una battuta di Rock nei confronti di sua moglie Jada Pinkett Smith.
Quest’ultima, infatti, è affetta da alopecia e il comico ha deriso proprio la sua condizione facendo imbufalire Will Smith. Il gesto, inevitabilmente, ha fatto il giro del mondo con la conseguente “nascita” di fazioni contraddistinte da chi “scagiona” Will Smith e tra chi, invece, lo condanna senza voler sentire ragioni.
Qualche ora dall’episodio, però, l’attore de “Willy, il Principe di Bel-Air” si è scusato pubblicamente con il gesto e ha pubblicato un messaggio sul proprio account social: “Voglio farti le mie pubbliche scuse Chris. Ho sbagliato e mi sento imbarazzato. Le mie azioni non sono indicative dell’uomo che vorrei essere. La violenza in tutte le sue forme è velenosa e distruttiva”.
Terence Hill “come” Will Smith, l’episodio sul set che poteva costargli caro
Tutti, bene o male, conosciamo il film del 1970 “Lo chiamavano Trinità”, diretto da Enzo Barboni (E.B. Clucher), con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill. In una scena cult del film, i due fratelli (Bud e Terence) si ritrovano immischiati in una partita di poker contro Wild Cat Hendriks, un giocatore d’azzardo professionista.
Trinità, interpretato da Terence Hill, dopo aver avuto la meglio, viene accusato da Hendriks di aver barato. Il pistolero, a quel punto, comincia a schiaffeggiare l’avversario in una scena epica passata alla storia.
La scena, però, nasconde un “segreto” ed è correlata al momento in cui è stata girata sul set. Terence, infatti, in un ciak non si sarebbe fermato in tempo facendo diventare la faccia tutta rossa ad una comparsa.
In merito a quella scena Terence, qualche anno dopo, svelò un’altra chicca durante un’intervista a “Che tempo che fa”: “Quella scena in particolare è nata durante il primo Trinità, il regista mi disse che nel secondo avrebbe voluto fare questo gioco schiaffo/pistola. Se ci fate caso non ci sono tagli nel mezzo. Mi sono allenato per tre mesi a prendere a sberle una colonna all’ingresso di casa”.