Arriva la notizia ufficiale sul ruolo di Roman Abramovich in merito alla Guerra in Ucraina: la notizia spiazza i tifosi del Chelsea.
Prosegue da oltre un mese la guerra in Ucraina e centinaia di civili hanno perso la vita a causa dei bombardamenti o per scarse condizioni. Scarseggiano cibo e acqua nelle aree più colpite del Paese.
Non vi è un accenno di tregua, nonostante le trattative portate avanti dai governi ucraino e russo. L’esercito inviato dal Cremlino vuole portare a termine “l’operazione speciale“, avallando i diritti umani e internazionali.
Nel frattempo, la Russia ha subito diverse sanzioni a livello economico e nel mondo del calcio ha fatto notizia la scelta di Roman Abramovich – uno degli uomini più ricchi e vicini al governo di Vladimir Putin – di cedere il Chelsea definitivamente. I beni dell’oligarca russo sono stati congelati nel Regno Unito e la formazione londinese si trova in una strana posizione: nessun calciatore può essere acquistato e nessuno può essere venduto.
Intanto, proprio la posizione di Abramovich in merito alla Guerra in Ucraina sta facendo notizia nelle ultime ore: ecco qual è il ruolo del proprietario dei Blues.
Guerra in Ucraina: “Abramovich coinvolto”
Si è capito subito che Roman Abramovich fosse coinvolto attivamente nella guerra scoppiata nell’Est Europa. Non a caso, subito dopo lo scoppio del conflitto, il presidente del Chelsea ha comunicato la sua intenzione di cedere la società calcistica.
Intanto, un portavoce di Vladimir Putin ha dichiarato che l’oligarca russo abbia avuto un ruolo principale durante le trattative tra la Russia e l’Ucraina, durante i primi negoziati tra gli Stati. E’ evidente che tra le parti non vi sia stato trovato alcun accordo e al momento Abramovich sembra aver fatto un passo indietro.
Dmitry Peskov, addetto stampa del Presidente della Russia, ha dichiarato: “Roman ha preso parte ai negoziati nella fase iniziale. Ora le trattative sono tra i due Paesi“.
