I tifosi che si preparano al playoff Italia-Macedonia per la qualificazione ai Mondiali hanno più di qualche motivo, anche statistico, per sorridere
Il ct dell’Italia Roberto Mancini non si fida della Macedonia del Nord. Capace di vincere in Germania, la nazionale di Nestorovski e Elmas, squalificato però per la sfida con l’Italia, difende bene con tutti gli uomini dietro la linea della palla. “Partiamo dallo 0-0 – dice Mancini -, e non dobbiamo farci prendere dalla frenesia“.
Per una partita così importante, e così potenzialmente piena di insidie, Mancini ha limitato al minimo gli esperimenti. Si fida del gruppo che ha vinto l’Europeo, sanno tutti cosa fare. “Si conoscono bene e sanno cosa devono fare” ha detto il ct, che però rifiuta l’immagine di Italia e Portogallo come delle grandi favorite per arrivare a scontrarsi in finale per un posto in Qatar..
C’è prima da battere la Macedonia del Nord, con cui l’Italia pareggiò 1-1 in casa a Torino nelle qualificazioni per i Mondiali del 2018, terminate con il fallimentare spareggio contro la Svezia. Ma stavolta ci sono elementi, anche statistici, che possono far ben sperare Mancini e tutti i tifosi della nazionale.
Playoff Mondiali, Italia-Macedonia: le curiosità
La sfida contro la Macedonia sarà la 118ma per l’Italia nei gironi di qualificazione per i Mondiali: 78 le vittorie, 30 i pareggi e 9 le sconfitte finora. Gli azzurri, in questi incontri, non hanno mai perso in casa. In 59 partite, hanno conquistato 48 vittorie e 11 pareggi, con 147 gol all’attivo e solo 27 incassati.
Dal punto di vista dei singoli giocatori, nelle qualificazioni mondiali Gigi Riva rimane il più prolifico dei cannonieri azzurri (14 gol segnati), mentre Gigi Buffon vanta il record di presenze (39). Peraltro il portiere, che in azzurro ha giocato più di tutti (176 partite) ha esordito in azzurro proprio in uno spareggio per le qualificazioni ai Mondiali, sotto la neve in Russia a Mosca.
I tifosi che si preparano a riempire il Renzo Barbera di Palermo sperano proprio nell’effetto positivo del fattore campo. E nella capacità dell’Italia di non disunirsi nei momenti in cui si fa la storia.