Il difensore Alessio Romagnoli è sempre più lontano dal Milan e su di lui ci sono grandi manovre. Lotito lo pressa, lui gongola, ma le big s’intromettono
Un futuro sempre più incerto al Milan, ma con la consapevolezza di trovare una squadra che crede ciecamente in lui, gli dia lo spazio che merita e lo faccia ritornare al calcio che conta. Già perché Alessio Romagnoli da grande capitano e centrale difensivo del Milan nell’ultimo anno e mezzo ha un po’ faticato ad imporsi e a trovare lo spazio che aveva prima.
Da capitano e titolare inamovibile ad essere una seconda scelta. Un po’ le gerarchie che sono cambiate nella squadra guidata da Pioli, un po’ è stata anche una sua responsabilità che da qualche tempo a questa parte non ha più offerto prestazioni adeguate e significative. Almeno per come aveva abituato tecnico e tifosi.
Lui ha provato a reagire e in questa stagione qualcosa in più ha fatto. Lo stimolo era anche per presentarsi al meglio per andare davanti a Maldini e la dirigenza per parlare del contratto e cercare di trovare un accordo, ma i colloqui cominciati l’estate scorsa non hanno portano lontano. Tutt’altro.
Ed è proprio in quei discorsi cominciati a giugno passato che la Lazio si è intrufolata, direttamente con Tare. Ci fu una cena galeotta a Milano la passata estate tra il direttore sportivo e Mino Raiola, con Alessio Romagnoli che passò e partecipò per diverso tempo.
Nella famosa cena dell’estate scorsa, non si è parlato di contratti o soldi, solo di una remota possibilità qualora col Milan non andasse nel verso giusto. Almeno questa è la versione ufficiale.
La verità è che in quell’occasione Romagnoli ha accarezzato per davvero e per la prima volta in assoluto l’eventualità di indossare la maglia della Lazio. La squadra per la quale fa il tifo da bambino. E questo lui non l’ha mai nascosto anzi.
La famiglia è tutta laziale e lui è rimasto attaccatissimo alla squadra biancoceleste. Ma resta sempre un professionista ed essendo legato a uno come Mino Raiola, lo segue in modo incredibile. Poco prima di Natale, dove la Lazio ha avuto un affondo importante, anche se ancora senza una proposta ufficiale di soldi, c’è stata una possibilità che Alessio lasciasse il forte procuratore, ma alla fine non è successo nulla.
Da ricordare che Romagnoli nel suo ultimo prolungamento di contratto nel 2018 ha avuto un salto di stipendio importante, visto che è arrivato a guadagnare 6 milioni di euro. Era un altro Milan, era un’altra dirigenza.
Romagnoli e il suo entourage, quando ha cominciato a parlare col Milan, è da lì che è partito, ma poi col passare del tempo si è reso conto che non era possibile. La Lazio ci sta provando con tutte le sue forze, ma un accordo vero e proprio ancora non c’è.
Il motivo è che a decidere non è solo il giocatore, bensì più il suo agente, anche perché, come fa spesso per i suoi assistiti quando sono in scadenza, chiede per sé cifre quasi fuori mercato.
E per la Lazio questo è più di un semplice ostacolo. Si tratta. Ma in questo impasse si stanno inserendo due big come Juve e Inter. La prima, nonostante le smentite, sembra abbia un approccio serio, mentre la secondo, per il momento, fa finta di non essere interessata, ma osserva bene la situazione attorno al giocatore.
Verso metà aprile ci saranno i primi confronti e, forse, il primo giro d’orizzonte di Raiola. La verità è che Romagnoli fa l’occhiolino alla Lazio, pronta ad arrivare a 3 milioni l’anno più bonus, più una commissione di pari importo anche per l’agente (che invece ne pretende il doppio se non perfino il triplo) ma se dovesse arrivare una proposta importante di una delle due big con tanto di commissione per l’agente, dire di no potrebbe essere molto difficile.
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