Il Venezia paga le conseguenze di un gesto incredibile, sicuramente particolare e inopportuno sui campi di calcio: stangata per Zanetti.
Nereo Rocco aveva una legge non scritta secondo cui in base a come ci si comporta in campo è possibile dedurre che tipo di persone siamo nella vita. In base a questo centellinava le conoscenze, ma il “teorema” – se così può essere definito – è andato avanti anche dopo la sua dipartita.
C’è qualcuno che ritiene in maniera incontrovertibile la sua teoria fondante e risolutiva, sperando sempre nelle eccezioni che confermino la regola. Ecco, appunto, le regole: ce ne sono alcune che persistono – anche nel mondo del calcio – nonostante il tempo e i cambiamenti. I regolamenti si aggiornano ogni anno, ma i principi fondamentali restano. Sebbene ci sia chi vorrebbe dare una ridimensionata.
Serie A, blasfemia in campo: squalificato per un turno
Proprio in nome di queste regole il tecnico del Venezia, Paolo Zanetti, salterà un turno: il Giudice Sportivo ha così deciso. La motivazione è blasfemia: l’allenatore – nello specifico – ha bestemmiato. Un malcostume reiterato nel nostro calcio (e non solo) che però ancora divide gli esperti: il metro di giudizio non è sempre unanime.
Talvolta qualcuno viene squalificato, come Zanetti in questo caso o, guardando sempre in Serie A, Cristante nel recente passato. Altri, invece, si limitano a pagare un’ammenda: come è successo, qualche tempo fa, per ben due volte, a Gianluigi Buffon. La situazione è ancora da chiarire: certo è che Zanetti salterà un turno, ma altrettanto incontrovertibile è la consapevolezza che su questa materia – ancora oggi – si brancoli nel buio. La strada maestra è ancora da tracciare, per il momento resta la penna rossa, con relative espulsioni.