Ci avviciniamo al derby Roma-Lazio con questa antologia delle sfide dal finale più emozionante che hanno entusiasmato i tifosi
Vincere una sfida sentita come un derby negli ultimi minuti è una sensazione impareggiabile per i tifosi. Nella storia delle sfide tra Roma e Lazio, una simile eventualità non si verifica dal maggio 2015. In pochi minuti, dopo il vantaggio del giallorosso Iturbe, Djordjevic e Yanga-Mbiwa di testa regala alla Roma la vittoria e l’ingresso diretto in Champions League.
In questa piccola antologia di derby di Roma dal finale thrilling, niente eguaglia gli ultimi dieci minuti della sfida del 16 marzo 1958. La Sblocca lo svedese Selmosson, detto Raggio di Luna, il primo a segnare in un derby sia con la Roma sia con la Lazio.
E’ proprio per i biancocelesti che apre le marcature. Due minuti dopo raddoppia Renzo Burini, che aveva iniziato come ala nel Milan ma alla Lazio era arretrato nel ruolo di centrocampista centrale.
Esulta in tribuna anche Mario Riva, uno dei volti più celebri della RAI di allora. A un minuto dalla fine accorcia Da Costa, simbolo giallorossa.
Ma il primo derby in cui il risultato cambia negli ultimi minuti risale al 23 ottobre 1932. Il gol vittoria è dell‘oriundo brasiliano José Castelli con un tiro a mezza altezza a sette minuti dalla fine.
Renato Cattaneo, ala destra dal dribbling fulminante che aveva brillato all’Alessandria, decide nel finale entrambe le stracittadine della stagione 1935-36 per la Roma. I tifosi nel corso della stagione lo avevano preso di mira.
“Era diventato il peggiore in campo per antonomasia” scriveva allora il Littoriale. Ma dopo il gol vittoria nella partita di ritorno, i tifosi della Roma lo hanno accompagnato in trionfo a casa sua, nel quartiere di Testaccio.
Due anni dopo è Borsetti a far felici i giallorossi. Nel 1942, poi, la Lazio vive una beffa doppia perché la sconfitta matura a tempo scaduto per l’autorete di Faotto, la prima di un giocatore biancoceleste nella storia della sfida.
Più recente il ricordo del finale thrilling del 18 marzo 1979. Per le statistiche, è la Roma a giocare in casa. Ma è un campionato difficile e i tifosi della Lazio stendono uno striscione provocatorio in Curva Nord: “Ve mannamo in B”. L’1-1, con le autoreti di Cordova e De Sisti, regge fino all’89’, poi alla ribalta sale Aldo Nicoli, arrivato un anno prima nella squadra di Bob Lovati che ha preso il posto in panchina di Vinicio. La Lazio vince 2-1.
Un anno dopo, il 2 marzo 1980, si gioca quello che resterà l’ultimo derby del terzino Francesco Rocca, lo sfortunato “Kawasaki” fermato da un grave infortunio al ginocchio, una rottura dei legamenti che lo costringerà a dire addio al calcio nel 1981.
Per i tifosi della Roma, quello resterà il derby di Paolo Giovannelli. Dopo i gol di Roberto Pruzzo e di Vincenzo D’Amico, Giovannelli calcia di destro sotto la traversa ed esulta con espressione di comprensibile incredulità. Non aveva mai segnato prima con la Roma, non lo avrebbe più fatto dopo.
Il 18 febbraio 1996 la sfida si trascina incolore fino all’85’ quando il difensore della Roma Marco Lanna commette un fallo di mano in area: Signori ringrazia e trasforma il rigore della vittoria per la Lazio.
Sette anni dopo, nel 2003, si ricordano prima il colpo di testa di Cassano (1-1, 8 marzo) poi il lampo di improvvisazione di Amantino Mancini, che di tacco al volo firma il primo gol con la Roma il successivo 9 novembre.
Finale thrilling anche il 19 marzo 2008, si gioca nel segno di Gabriele Sandri alle 21.15, esperimento che ai tifosi non piace troppo. La Roma si illude nel pareggio ma al 92′ Behrami firma il gol vittoria e la rete fino a quel momento più “tarda” nella storia della Serie A, alle 23.06.
Il resto è memoria più recente, della zampata di Klose che completa al 93′ la rimonta del 16 ottobre 2011 e del finale thrilling del maggio 2015.
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