Claudio Amendola, cosa combini: “Mia moglie Francesca mi ha costretto…”

Claudio Amendola, noto attore italiano, ha fatto qualcosa che sembrava impossibile: merito della moglie. Cosa è successo.

Claudio Amendola, conosciuto prevalentemente come attore, è anche un regista importante: alcuni film all’attivo come “La mossa del pinguino”, con Edoardo Leo e il compianto Ennio Fantastichini, oppure “Il permesso” con Giacomo Ferrara direttamente da “Suburra”. L’ultimo lavoro – “I cassamortari” – dal 24 Marzo sarà visibile su Sky e Now Smart Stick.

Amendola Roma
Claudio Amendola e il tifo per la Roma (ANSA)

Attualmente sta lavorando a una serie targata Taodue, “Il patriarca”. Ciononostante non smette di seguire la Roma: sua grande passione, seconda probabilmente solo al cinema. I giallorossi fanno parte della sua vita da sempre: anche un film racconta questo lato – e non solo – dell’attore. “Ultras” che ha fatto molto discutere. L’interprete, però, nella vita reale tifa in maniera viscerale ma civile. Si è anche battuto per una maggiore consapevolezza della situazione relativa agli impianti sportivi durante il COVID-19.

Claudio Amendola, cosa hai fatto per la Roma: il racconto sconvolgente

Roma Amendola
L’attore e l’aneddoto sul figlio romanista (ANSA)

Impegno sì, ma anche attaccamento: Amendola è talmente romanista da aver fatto qualcosa che sembrava impossibile. Al momento della nascita di suo figlio, avuto con Francesca Neri, l’attore ha chiesto se (per quanto riguarda il calcio) si potesse fare in modo che diventasse romanista. La sua dolce metà scherzava su questo argomento e – secondo i racconti del noto attore – stava quasi convincendo il pargolo a parteggiare per i biancocelesti.

Situazione inammissibile per uno come lui che, tra gli altri, ha vestito anche i panni del fortunato e divertente oste romano e romanista Giulio Cesaroni. C’era solo un modo per impedire la tragica fine: “Ho nascosto – racconta Amendola in un’intervista nel corso di Verissimo – a mio figlio tutti i giocattoli. Il giorno dopo gli ho detto che ad averglieli rubati erano stati i laziali. Da quel momento – prosegue scherzando – ha scelto la Roma”. A mali estremi, estremi rimedi. Da un grande regista, una favola degna del cinema d’altri tempi tra comicità e scaltrezza.

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