Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus (Lapresse)
Allegri ha risposto alle polemiche sulla presunta discussione con Dybala e Cuadrado alla vigilia della sfida di campionato Juve-Salernitana
La Juventus si prepara alla sfida contro la Salernitana in Serie A con un particolare primato. E’ infatti una delle due sole squadre nei maggiori cinque campionati europei imbattute dall’inizio dello scorso dicembre, insieme al Siviglia.
Allo Stadium arriva la Salernitana, che subisce gol da 20 partite consecutive. E’ la striscia di partite con almeno una rete al passivo più lunga in Serie A. Nei cinque principali campionati europei ha fatto peggio solo il Bordeaux (zero).
La Salernitana, peggior attacco del campionato, ha segnato solo 22 reti in stagione. Vuol dire appena due reti in più del solo Dusan Vlahovic fra Fiorentina e Juve.
Dunque, la missione di infliggere ai bianconeri la seconda sconfitta interna contro una neopromossa, un’eventualità finora mai verificata nella storia del club, appare ai limiti dell’impossibile.
“Stamattina abbiamo provato alcune soluzioni, i rientranti come Chiellini, Dybala e Bernardeschi stanno meglio ma non hanno i 90′ nelle gambe: devo decidere se schierarli o farli partire in panchina” ha detto Allegri in conferenza stampa.
Il tecnico è tornato anche sulla presunta discussione con Dybala e Cuadrado che avrebbero chiesto qualche ora di libertà in più oggi, ma la squadra è rimasta in ritiro alla Continassa. “Hanno fatto una richiesta, ho risposto di no: è tutto qua. I giocatori hanno capito. Ogni tanto un po’ di casino ci serve, se no diventiamo troppo piatti” ha detto.
“Ci sono anche delle cose positive – ha commentato -. Abbiamo in teoria la possibilità di arrivare a giocarci lo scontro diretto contro l’Inter a -3, e il 6 gennaio non l’avremmo creduto possibile. Nelle valutazioni ci vuole equilibrio. Martedì non eravamo la squadra che poteva vincere la Champions, anche se dovevamo avere l’ambizione altrimenti che si va a fare in campo, giovedì non può essere tutto da buttare“.
Allegri sottolinea come il suo è un progetto di lungo periodo. “Mi hanno chiamato per costruire un lavoro di quattro anni, anche se abbiamo accorciato un po’ i tempi“.
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