La lunga trattativa per il rinnovo di Dybala riserva un altro colpo di scena: l’incredibile decisione della Juve allontana la firma.
Dopo la scottante eliminazione dalla Champions League, la Juventus deve già pensare alla prossima stagione. In attesa di conoscere come andrà a finire il campionato, la dirigenza si è subito attivata per risolvere il futuro di alcuni giocatori.
Tra questi c’è Paulo Dybala, in scadenza il prossimo giugno e ancora senza rinnovo di contratto. Una situazione molto delicata che dura da diversi mesi, aspettando un accordo sempre più difficile. L’infinita trattativa ha riservato l’ennesimo colpo di scena prima del nuovo incontro programmato tra le due parti.
I bianconeri erano pronti a parlare con i rappresentanti dell’attaccante argentino ma c’è stato un altro inaspettato strappo a pochi giorni dal colloquio. Un imprevisto che complica ulteriormente l’operazione, allontanando la firma e rischiando di arrivare a una rottura definitiva.
Dybala, colpo di scena sul rinnovo: la Juve cambia tutto
I tifosi della Juventus aspettavano buone notizie sul fronte Dybala ma loro speranze cominciano a dissolversi. Il lungo tira e molla continua a rendere più complicata una vicenda tormentata che ha subito l’ennesimo intoppo.
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Come riportato dalla “Gazzetta dello Sport”, il club bianconero avrebbe voltato le spalle all’agente della Joya chiudendo ogni tipo di contatto. Una decisione sorprendente che spiazza Jorge Antun, colui che stava portando avanti l’affare e ora si trova fuori dai giochi.
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Il motivo è legato ai suoi problemi burocratici che non hanno ancora permesso di essere riconosciuto come agente dalla FIFA. Il 60enne di Cordoba, grande amico di famiglia, non ha nulla a che fare col mondo dei procuratori ma aveva preso gli interessi della Joya dopo la rottura con Pierpaolo Triulzi.
Al momento non ha ancora la domiciliazione in Italia necessaria per l’iscrizione all’albo e la Juve non vuole più averlo come interlocutore. Una posizione anche legittima che però rende tutto più complesso e potrebbe rinviare il summit fissato la prossima settimana. Tutti segnali negativi che infiammano un’atmosfera già caldissima.
