Lotito alle prese con il bilancio (ANSA)
Lazio e Samp nel mirino. Insieme al Genoa sono nel novero di squadre che potrebbero rischiare l’esclusione a causa dell’indice di liquidità.
Indice di liquidità. Ormai non si parla d’altro. Il nuovo termine che terrorizza le squadre di Serie A fa riferimento – com’è possibile intuire – alla situazione economica delle stesse. Un altro criterio con cui, è il caso di dirlo, fare i conti per non trovarsi spaesati al momento delle verifiche: controlli, che verranno fatti dagli organi competenti prima di ogni campionato, in maniera capillare e – qualora le cose non dovessero tornare sul piano finanziario – la pena potrebbe essere l’esclusione.
Cosa significa in concreto? Lazio, Samp e Genoa, al momento, devono domandarselo con una certa insistenza. Anche se altri sette club sono nella loro stessa situazione. Simili, ma non uguali. Capire quanto margine c’è sarà compito degli analisti, ma proviamo a definire le situazioni di biancocelesti e blucerchiati per eliminare dubbi che attanagliano la mente dei tifosi e anche di Sarri. Proprio l’allenatore, qualche tempo fa, esprimeva forti perplessità sul concetto di indice di liquidità. Al punto da definirle in maniera colorita.
Lontano da atteggiamenti muscolari, possiamo provare a dipanare i dubbi nella mente di Sarri – che pure in mezzo ai conti, da buon direttore di banca, ci ha passato parte della sua vita – e non solo. Innanzitutto occorre precisare che, con il termine indice di liquidità, si indica il rapporto tra attività e passività di un’azienda: questi due criteri, da ora, dovranno essere proporzionati.
Prima ci si prestava attenzione, ma la pena era solo il blocco del mercato. Il Manchester City e il Chelsea (ora in altre faccende affaccendato) ne sanno qualcosa. Attualmente chi non dovesse rispettare certi parametri rischia qualcosa in più: l’esclusione dai campionati e la retrocessione. Ecco perchè, nei giorni scorsi, è stata tirata in ballo la Serie B. Potrebbe essere uno degli scenari, ragionando ottimisticamente.
Tifosi naturalmente in allarme: l’assetto biancoceleste presenta criticità sull’indice di liquidità da almeno due stagioni, motivo per cui il mercato è stato fatto con il contagocce e ragion per cui le operazioni in uscita potrebbero essere importanti. Stesso discorso per la Samp che, però, spera di trovare un nuovo acquirente quanto prima. La situazione Ferrero non è nuova ai blucerchiati.
A parlare, nella fattispecie, saranno i resoconti sul bilancio del club che renderanno inevitabilmente note anche le prossime mosse da fare. Quello che interessa alle rispettive compagini è capire i tempi di messa in regola: dalla segnalazione al “ravvedimento” – diciamo così – quanto tempo deve passare? Anche se la variabile dipendente resta un’altra e cioè la liquidità. Come indica, appunto, il nome del parametro.
Sembra, almeno da quanto trapela dagli uffici della Lega Calcio e quelli della FIGC, che con una cessione importante (vedi Milinkovic Savic) o un’iniezione di disponibilità economica (vedi i possibili partner blucerchiati) le cose dovrebbero rimettersi a posto. Devono, infatti, essere ancora stabilite nuove quote di riferimento da applicare al criterio: nell’attesa, il campanello d’allarme c’è. D’ora in poi non si scherza più: pena l’uscita di scena.
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