Spunta l’audio tra l’arbitro Guida e l’addetto al VAR Massa durante l’episodio del rigore mancato in Torino-Inter: ecco cosa si sono detti
Continua a far discutere l’incredibile episodio che ha coinvolto l’arbitro Marco Guida e l’addetto al VAR per l’occasione, Davide Massa, durante Torino-Inter. L’evidente contatto in area tra Ranocchia e Belotti non ha portato al calcio di rigore, per l’incredulità di tutti gli addetti ai lavori.
Il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi, ha deciso di squalificare per almeno tre turni i due direttori di gara coinvolti nel clamoroso episodio di domenica scorsa. Il tocco del difensore dell’Inter sul piede destro del centravanti granata è infatti evidente.
Lascia sbalorditi il non aver assegnato il penalty, specialmente dopo che lo stesso Davide Massa ha avuto modo di poter rivedere il contatto con più monitor, grazie ai replay riprodotti in sala VAR. Un silent check durato meno di un minuto e che ha portato alla decisione di proseguire il gioco, la stessa fatta inizialmente dall’arbitro di campo.
Si è urlato allo scandalo, specie per l’importanza della partita. Uno snodo cruciale per lo Scudetto, con l’Inter che è riuscita ad agguantare il pareggio solamente al 93′ con Sanchez. Un punto che potrebbe risultare decisivo in una corsa al titolo così equilibrata ed agguerrita, con altre 3 squadre in piena lotta.
A far emergere nuovi retroscena su quanto avvenuto in campo è stato il Corriere della Sera, che questa mattina ha riportato un piccolo estratto della conversazione tra i due arbitri durante il check audio. L’addetto al VAR Massa ha chiaramente riferito a Guida: “Palla e poi piede”.
Per ben tre volte è stata ripetuta questa frase, che in 57 secondi ha convinto così Guida a confermare la sua scelta iniziale. Un’assoluta follia, perché Ranocchia non ha mai colpito il pallone, ma solamente il piede destro di Belotti.
Resta inspiegabile la decisione di Massa e come quest’ultimo non abbia visto un tocco così evidente. Da qui la decisione di non richiamare Guida al monitor per un eventuale controllo ulteriore, di cui non ci sarebbe stato neanche bisogno data l’evidenza dell’azione.
Per due arbitri internazionali di questo calibro, resta una decisione inammissibile. La tendenza a non utilizzare il VAR in questa stagione, quasi per tutelare l’arbitro di campo, è una scelta folle e controproducente, che ha poi portato a conseguenze di questo calibro.
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