Luciano Spalletti sbotta in conferenza stampa davanti alle telecamere: l’allenatore del Napoli indica la via del cambiamento.
Il Napoli esce vittorioso dal Bentegodi di Verona, riuscendo a ritrovare la vittoria dopo il passo falso al Maradona. Serviva una prestazione di carattere, ed è arrivata.
Luciano Spalletti ha ricevuto le risposte che chiedeva ai suoi ragazzi, nonostante diverse sostituzioni nella formazione tipo. Fuori Zielinski, fuori Insigne e ritorno al vecchio 4-3-3, abbandonato – almeno come modulo di facciata – negli ultimi anni.
I due gol di Osimhen hanno riacceso la speranza nei tifosi del Napoli per la corsa scudetto. Non tutto è perduto. I giocatori ci credono, l’ambiente dopo la sconfitta con i rossoneri un po’ meno. E per le prossime partite Spalletti chiede ai ragazzi lo stesso atteggiamento e approccio avuto a Verona, in un ambiente ostile che non ha risparmiato i giocatori azzurri. Principalmente alcuni soggetti, presi di mira dalla tifoseria gialloblu.
Verona-Napoli, Spalletti dice basta: “Devono smetterla!”
Era cominciata già male la partita del Bentogodi. Nella notte tra il 12 ed il 13 marzo è apparso uno striscione offensivo, provocatorio e vile nei confronti della popolazione partenopea. Un insulto non solo alla gente, ma anche al popolo ucraino che sta soffrendo da settimane a causa dell’invasione delle truppe militari russe.
E così, l’atmosfera allo stadio era caldissima. I tifosi del Verona hanno preso di mira Koulibaly e Osimhen durante la partita con ululati razzisti. Proprio per tale ragione, Luciano Spalletti ha voluto ammonire il pubblico gialloblu accorso al Bentegodi: “Oggi ci sono stati dei cori orribili per i nostri ragazzi – ha dichiarato l’allenatore – Bisogna farla finita. Chi comunica con l’odio sarà schiacciato dall’odio stesso“.
Poi Spalletti ha proseguito sul razzismo allo stadio: “Queste persone non devono entrare allo stadio, noi vogliamo le tribune con i bambini, dev’essere una festa. Bisogna farla finita!“. Il mister del Napoli ha così lasciato la conferenza stampa post-gara con un volto visibilmente contrariato con gli episodi avvenuti a Verona.
