Le conseguenze della guerra in Ucraina si fanno sentire anche sul Vitesse, che deve affrontare la Roma nel ritorno degli ottavi di Europa League
Cambia in poco tempo l’orizzonte per il Vitesse. Gli olandesi hanno perso la sfida d’andata negli ottavi di Conference League contro la Roma. Ma lo scenario in vista della partita di ritorno allo Stadio Olimpico si presenta già molto diverso.
Gli olandesi hanno chiuso l’ultimo campionato olandese al quarto posto. La squadra di Thomas Letsch hanno centrato la qualificazione per la fase a eliminazione diretta grazie a due vittorie tirate contro il Dundalk e l’Anderlecht, oltre all‘1-0 sul Tottenham.
Mai il Vitesse era arrivato così avanti in una competizione europea per club. La sconfitta in casa contro la Roma, la terza nelle ultime dieci partite interne in Europa, non è l’unica preoccupazione per il club in questi giorni.
Al centro del cambiamento, annunciato con effetto immediato, c’è sempre la guerra in Ucraina.
Vitesse, cosa succede al club olandese
Il Vitesse, infatti, è il club di Valeri Oyf, cittadino russo nato in Ucraina, a Odessa. Oyf è considerato molto vicino al presidente del Chelsea Roman Abramovich. Di fatto, il Vitesse si è trasformato in una sorta di società satellite dei Blues.
Oyf è entrato anche nel Millhouse Capital, il fondo che amministra il patrimonio dell’ormai ex proprietario del Chelsea, costretto ad abbandonare la guida della società per effetto delle sanzioni contro i russi.
Sanzioni che, secondo indiscrezioni, hanno comportato anche la decisione da parte di Barclays di sospendere la validità delle carte di credito del Chelsea.
Le misure contro Abramovich, accusato a febbraio da un parlamentare britannico di essere vicino a Putin e “di aver partecipato ad attività corruttive, si sono fatte sentire anche su Oyf, che ha deciso di vendere la squadra e abbandonare il suo posto all’interno del CdA. Lo farà da subito, prima del match contro la Roma vittoriosa 1-0 all’andata.
“E’ una decisione dolorosa, ma la prendo nell’interesse della società, degli impiegati, dei tifosi, degli sponsor e di tutte le altre parti coinvolte” si legge nel comunicato del club.