Non c’è pace per Lukaku al Chelsea, le nuove sanzioni imposte al club di Abramovic si riflettono anche sulla situazione del centravanti.
Ancora brutte notizie per Roman Abramovich, il magnate russo è ancora vittima delle sanzioni che si abbattono sul suo Chelsea. La vita nella galassia Blues si fa sempre più complicata con la durata del conflitto in Ucraina e l’effetto domino coinvolge anche altri personaggi, tipo Lukaku.
Una volta qualcuno disse “se non riesci ad uscire dal tunnel, arredalo”, nel caso paradossale di Lukaku invece potremmo parafrasare: “se non puoi uscire dalla tua gabbia dorata, lucidala”.
Il paradosso della “gabbia dorata” è diventato da qualche mese a questa parte il più efficace per descrivere la situazione di Romelu Lukaku, il grande scontento della squadra campione d’Europa in carica.
Come se non bastasse il malessere preesistente ora il centravanti belga risente, come tutto il resto dei tesserati del club, anche degli effetti delle sanzioni applicate al club di Abramovich.
Gli effetti dei provvedimenti atti a punire tutti gli “amici” di Putin con interessi e proprietà in Europa iniziano a farsi pesantemente sentire anche dalle parti del Chelsea.
Recentemente l’agente di un giocatore francese del Chelsea ha sbottato sostenendo che il suo cliente sarebbe di fatto “intrappolato” allo Stamford Bridge a seguito delle sanzioni.
Tra le varie sanzioni imposte a Roman Abramovich infatti c’è anche il divieto di acquistare e vendere giocatori, oltre a quello di vendere biglietti e merchandising.
C’è chi già paventa implicazioni sul diritto del lavoro per i giocatori che avrebbero dovuto lasciare (come Lukaku) e che ora sono sostanzialmente “bloccati” al Chelsea. Al momento ci sono due possibili ipotesi, ma zero certezze. La scadenza del blocco degli acquisti e delle cessioni è ad oggi fissata al 30 maggio. Tuttavia la possibilità di una proroga, qualora l’invasione russa in Ucraina sia ancora in atto, è quantomai concreta per non dire scontata.
Non è detto quindi che a partire dal 1 giugno sarà “tana libera tutti”. L’unica altra possibilità di abbandonare il Chelsea potrebbe dunque essere la risoluzione consensuale del contratto. L’ipotesi appare comunque più complessa per giocatori per cui l’investimento è stato più oneroso. Esattamente come nel caso di Romelu Lukaku.
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