La missione impossibile dell’Inter ad Anfield Road si appoggia sulle imprese di cinque squadre che sono riuscite a vincree davanti alla Kop
Vincere a Liverpool non ha prezzo. Per decenni Anfield Road è stato un campo inespugnabile per le squadre italiane e per le squadre straniere in genere.
Ma ci sono cinque squadre italiane che sono riuscite nell’impresa di sbancare uno dei campi più leggendari della storia del calcio.
Anfield Road, l’ultima a vincere fu l’Atalanta
Partendo dall’impresa più recente bisogna tornare alla Champions League dello scorso anno quando l’Atalanta di Gasperini, umiliati al Gewiss Stadium (0-5) dal Liverpool di Klopp colgono un’impresa destinata comunque a restare nella storia. Atalanta che gioca con personalità e in modo estremamente aggressivo fin dal primo minuto. E che grazie al Papu Gomez realizza qualcosa di indimenticabile. Due assist, uno per Ilicic per il gol del vantaggio e il secondo per Hateboer che di testa appoggia la sponda per Gosens sul raddoppio. Vittoria decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale contro il Liverpool che era già qualificato.
Stagione 2012-13, l’Udinese di Guidolin esce a testa alta – ma con tanta sfortuna – dalla Champions League e viene eliminata anche dalla fase a gironi della Europa League. Non prima di una vittoria di peso, 2-3, sul campo dei Reds grazie a Di Natale, a un’autorete di Coates e a una gran conclusone di Suarez su calcio di punizione da fuori area.
La Fiorentina di Prandelli e la Roma di Capello
Al suo secondo anno consecutivo in Champions League, stagione 2009-10, la Fiorentina di Prandelli capita in un girone quasi impossibile. Ma se la cava. A uscirne a pezzi è proprio il Liverpool che gioca l’ultima gara del girone contro la Fiorentina solo per l’onore. Viola che invece disputano una delle gare più belle della loro storia recente. Gilardino serve la palla del primo gol a Jorgensen e poi firma il raddoppio che vale la prima posizione in classifica.
La seconda squadra italiana che vince ad Anfield Road è la grande Roma di Capello, lanciatissima verso il terzo scudetto della sua storia: era il febbraio del 2001, ottavi di finale di Coppa Uefa. Squadra splendida quella giallorossa che ad Anfield Road cerca di far dimenticare una pessima gara d’andata all’Olimpico dove Michael Owen segnò una doppietta difficile da dimenticare. A Liverpool la Roma sfiora la grandissima impresa: Antonioli para un rigore, Guigou, con una gran conclusione da fuori firma il vantaggio costringendo i Reds a una difesa affannosa.
Una vittoria di prestigio che non basta: anche perché l’arbitro Aranda prima assegna e poi cancella un calcio di rigore solare per un fallo di mano di Babbel. Una roba mai vista… che riuscì nella non facile impresa di mandare su tutte le furie persino Damiano Tommasi, che venne espulso. Il Liverpool a fine stagione vincerà la Coppa ai rigori contro l’Alaves.
Il Genoa all’inglese di Bagnoli
Ma la prima grande impresa ha della leggenda: e appartiene alla storia del Genoa. Stagione 1991-92, il Genoa – quarto in campionato – va un Uefa al posto della Juventus e sbanca il campo più ammirato e temuto. Non era un gran Liverpool per la verità: con Morten Olsen (Danish Bacon) e Ian Rush, reduce dalla pessima esperienza proprio con la Juve.
Il Pato Aguilera segna due gol: il primo con un furioso contropiede, e l secondo con una micidiale deviazione su una splendida incursione dalla destra di Stefano Eranio. Gli oltre tremila tifosi del Genoa uscirono da Anfield Road in trionfo sotto una standing ovation: una scena mai vista, con i giocatori del Genoa abbracciati dalla mitica Kop.