Quello che è accaduto in Messico durante la partita tra Queretaro e Atlas Gudalajara è una delle peggiori scene mai viste su un campo di calcio
Per vedere qualcosa del genere bisogna tornare ai drammatici scontri di tra Dinamo Zagabria e Stella Rossa di Belgrado del 13 maggio 1990. Ma in quel caso le tensioni erano dettate da un dramma sociale che poi scatenò la guerra civile e il dissolvimento della ex-Yugoslavia.
A Guadalajara è andata in scena una pura e semplice follia collettiva, la peggiore possibile che una tifoseria potrebbe mai concepire. Il tutto organizzato con strategia di guerriglia ben definite.
Queretaro e Atlas Guadalajara, squadra campione in carica del campionato messicano, sono divisi da una rivalità molto aspra che dura da anni. La tifoseria dell’Atlas è una delle più folte ma anche più violente del paese. Lo scorso anno, subito dopo la riapertura dello stadio dopo le restrizioni dovute alla pandemia, il derby con i rivali cittadini del Chivas, aveva scatenato una furiosa rissa sugli spalti e fuori dallo stadio, con diverse persone ferite e una quarantina di arresti.
Le immagini di quanto accaduto allo Stadio Jalisco sono state drammaticamente mostrate in diretta TV per lunghi minuti. E sono inevitabilmente diventate virali. Una violentissima rissa è scoppiata in tribuna, alle spalle delle panchine. Quando in campo sono volati oggetti e bottiglie, l’arbitro ha sospeso la partita.
Inutile il tentativo delle due squadre di calmare le tifoserie. Dopo cinque minuti di scontri violentissimi, con tifosi armati di bastoni, sedie e cinture, ma anche di coltelli, i tafferugli si sono trasferiti in campo. L’arbitro ha fischiato la fine, e i giocatori sono scappati negli spogliatoi mentre dentro e fuori dallo stadio scoppiava il finimondo. Molti tifosi in fuga sono scappati negli spogliatoi dove sono stati soccorsi dalle squadre. Tanti i giocatori sotto shock.
C’è voluta più di un’ora prima che la polizia disperdesse le tifoserie con cariche e lacrimogeni. Il conto è purtroppo drammatico: ufficialmente non si parla di morti, non ci sono fonti ufficiali da parte dei dipartimenti di polizia e giustizia messicani. Ma alcuni giornali locali hanno parlato di numerose vittime. Marca, citando fonti ufficiose parla di 17 vittime… un bilancio che se si rivelasse confermato sarebbe uno dei peggiori nella storia del calcio per episodi di violenza in uno stadio di calcio.
Sicuramente i feriti sono 26, due dei quali in pericolo di vita, uno rischia la paralisi per una grave lesione spinale dopo essere colpito a calci al collo e alla schiena.
La scena di bambini in fuga e in lacrime, tra le braccia dei genitori è stata la cosa peggiore tra quelle mostrate dalla TV messicana.
Rafa Marquez, storica bandiera del Real Madrid e capitano della Nazionale Messicana, che ha giocato nell’Atlas dove ha cominciato la sua carriera di allenatore si è detto sconvolto di quanto accaduto: “Queste immagini sono un drammatico specchio del mio paese, stiamo vivendo un momento difficile. É un’emergenza della quale dobbiamo essere consapevoli e che non ci deve vedere indifferenti”.
Dopo quanto accaduto a Guadalajara il campionato messicano è stato sospeso. Il presidente federale messicano De Luisa, che era in Europa, è rientrato a Città del Messico e ha convocato una riunione urgente. Il danno di immagine per il Messico è enorme: il paese rischia di compromettere il suo ruolo nel mondiale 2026 che ospiterà insieme a Canada e Stati Uniti.
Dalle prime indagini si è scoperto che gli scontri sarebbero stati organizzati da un gruppo di Ultras del Queretaro che hanno nascosto armi e bastoni dentro e fuori dello stadio raggiungendo il settore dei tifosi di casa.
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