Lutto per la Lazio per la scomparsa nella notte di uno dei calciatori simbolo nella storia della squadra
La Lazio sta vivendo un periodo di risalita in classifica in campo. Il 3-0 al Cagliari ha condotto alla doppia festa per Ciro Immobile che ha raggiunto Piola come migliore bomber della Lazio in Serie A, nel giorno della 200ma presenza.
Nella notte è morto Pino Wilson, capitano della Lazio che vinse il primo scudetto nel 1974, per un malore improvviso a 76 anni. Era uno dei giocatori più amati dai tifosi in quella stagione di gloria per una squadra rimasta nel cuore degli appassionati.
Con i biancocelesti, Wilson ha giocato complessivamente dal 1969 al 1980, poi per un breve periodo ha raggiunto la bandiera di quella Lazio, Giorgio Chinaglia, negli Stati Uniti ai New York Cosmos.
Lutto Lazio, morto Pino Wilson nella notte: la carriera
Nato in Inghilterra, cresciuto a Napoli, ha cominciato a giocare nella squadra dell’azienda Cirio per poi passare all’Internapoli in Serie C.
Alla Lazio era arrivato proprio insieme a Chinaglia, giocando come terzino e come libero. Da capitano, conquistò lo scudetto del 1974 prima di trasferirsi negli USA. Insieme a “Long John” vincerà un un Soccer Bowl, la finale per il titolo nella NASL, in cui è stato anche nominato come “Miglior giocatore del Soccer Bowl”.
Wilson si è ritirato nel 1980 dopo la squalifica per il coinvolgimento del Totonero, e ha confermato la decisione nel 1982 nonostante la riabilitazione dopo la vittoria al Mondiale. Torna in campo solo nel campionato canadese con l’Inter Montréal, guidati da Eddie Firmani, l’ex allenatore dei Cosmos.
Da settembre 2010, è direttore tecnico della squadra dilettantistica del Cerveteri. Nel 2015 ha ricevuto il premio Sette Colli, riservato alle bandiere biancocelesti.
Tantissimi i messaggi sui social. “Insieme, siamo diventati Campioni. Ciao Pino, nostro Capitano, la storia che ci lega è eterna“, si legge sul profilo Twitter del club biancoceleste.
Wilson è una “figura leggendaria, condottiero della squadra che conquistò il tricolore nel 1974, a lui sono legati i ricordi più belli di una stagione unica per la storia biancoceleste e per il calcio italiano” ha detto Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e presidente del Lazio club Montecitorio 1900.
