In un’intervista il presidente della FIGC Gravina ha lanciato una proposta sorprendente per il campionato, l’Italia è pronta.
Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Gravina ha toccato tanti punti di interesse condiviso inerenti al calcio e non solo, ma uno in particolare ha sorpreso tutti.
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, si è concesso al Corriere della Sera per una lunga intervista in cui analizza il momento storico che stiamo vivendo dal punto di vista del calcio italiano.
Il presidente Gravina si è detto ammirato per come lo sport abbia mostrato compattezza, ma sono stati svariati gli argomenti toccati durante l’intervista. Non nasconde di essersi commosso ascoltando il suo “collega” ucraino Pavelko, che per l’appunto è il presidente della federazione ucraina. Si è inoltre detto favorevole alla rinuncia della partnership con Gazprom da parte dell’UEFA.
Gravina da l’ok: “Il campionato si può fare”
Una delle maggiori preoccupazioni da rappresentante del calcio italiano è stato il pensiero di riportare a casa Roberto De Zerbi. L’ex-allenatore del Sassuolo era arrivato la scorsa estate a Donetsk per allenare lo Shakhtar.
Il presidente FIGC racconta che non è stato affatto facile far uscire De Zerbi dall’Ucraina ed è stato necessario l’aiuto di un altro pezzo da novanta del calcio: Ceferin. Gravina ha raccontato di essersi confrontato con il presidente dell’UEFA, che in questa circostanza si è dimostrato un vero leader. Fortunatamente nonostante le traversie non siano mancate alla fine l’allenatore ed il suo staff sono stati tratti in salvo: “Quando De Zerbi ha oltrepassato il confine e mi ha mandato una nota vocale sono esploso di gioia” ha detto Gravina, che poi ha lanciato una proposta che ha sorpreso tutti.
Alla domanda di quali potrebbero essere gli aiuti più concreti che la FIGC può offrire all’Ucraina il presidente Gravina non ha avuto esitazioni: “Un minuto dopo l’inizio del conflitto ho scritto a Pavelko dichiarandomi disponibile ad aiutarli. – il presidente ha quindi ufficializzato il suo invito – Siamo pronti a ospitare i loro profughi e le loro gare“.